Morto Fiorenza, “voce” sui media

Era noto in tutta Italia per le sue lettere ai giornali e gli interventi alla radio e in tv

Se n’è andato all’improvviso, nella notte tra lunedì e ieri, stroncato, all’età di 78 anni, da un arresto cardiocircolatorio, che lo ha colto mentre si trovava in casa, al termine di un’intensa e piacevole giornata in compagnia della moglie e dei figli. Una fine imprevista - apparentemente, godeva di ottima salute - e, soprattutto, troppo repentina, per lasciargli il tempo di vergare la sua ultima lettera. Già, perchè Carmine Fiorenza, maresciallo dell’aeronautica in pensione dal 1991, si era fatto conoscere un po’ dappertutto, in Friuli e nel resto d’Italia, proprio attraverso le sue lettere ai giornali, a cominciare da quelle inviate e pubblicate sul Messaggero Veneto, e i frequenti interventi a programmi radiofonici e televisivi. Parole scritte e pronunciate, le sue, sempre in qualità di “commentatore”.

Originario di Roma, si era trasferito a Udine nel ’66, insieme alla moglie Anna Maria, con la quale viveva a San Domenico e dalla quale aveva avuto tre figli: Mafalda, Elisabetta e Tiziano. Lettore assiduo di quotidiani e libri, ex giocatore di calcio e appassionato di corse in bicicletta, Fiorenza aveva conquistato un primato assai originale: era riuscito, cioè, a stabilire una sorta di “filo diretto” con la carta stampata. Un dialogo realizzato a suon di missive - centinaia e centinaia, tutte scritte a macchina, a partire da quella inviata quando aveva 13 anni al Corriere dello sport -, per lo più indirizzate al direttore e inerenti temi di attualità, oltre che gli argomenti a lui più cari, Udinese compresa. Tante anche le lettere a sua volta ricevute da diversi direttori - da Montanelli, a Mieli, al nostro compianto Meloni -, e gelosamente conservate. E ricorrenti anche le sue comparse in tv - dal Tappeto volante a Geo & Geo - e gli interventi alle trasmissioni radiofoniche - da Radio anch’io e Zapping a Domenica sport. I funerali saranno celebrati venerdì, alle 10.30, nella parrocchia di San Domenico.

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