Morta in casa, c’è un esposto
L’avvocato della famiglia: ci sono dei punti da chiarire

«Presenterò un esposto alla Procura con l’obiettivo di fornire agli inquirenti elementi che potrebbero essere utili per ricostruire quanto effettivamente accaduto».
L’avvocato Mary Mete, che rappresenta i familiari della 35enne morta martedì pomeriggio in un appartamento di via Vicenza, ha già annunciato al procuratore capo Antonio De Nicolo la presentazione di un esposto. Secondo i familiari della giovane infatti «ci sono stati degli episodi anche antecedenti alla morte della 35enne che potrebbero far comprendere con maggior chiarezza il contesto nel quale si trovava a vivere».
L’avvocato chiederà di prendere in esame anche il cellulare della deceduta e di verificare a che ora e chi effettivamente abbia dato l’allarme al 118. La madre della donna è stata informata dell’accaduto da una telefonata dell’amico che ospitava la figlia e ha subito chiesto l’intervento dei carabinieri. Ma quando è arrivata l’ambulanza per la giovane non c’era più nulla da fare.
Dai primi riscontri sembra che la donna sia morta per un infarto fulminante, ma il pubblico ministero Andrea Gondolo ha comunque deciso di disporre l’esame autoptico. «Visti i trascorsi della donna, che in passato aveva assunto stupefacenti – spiega il procuratore capo, Antonio De Nicolo – è doveroso da parte nostra fare l’autopsia per fugare ogni dubbio sulle effettive cause della morte, anche perché stiamo parlando di una donna giovane. Nel caso in cui si dovesse appurare che prima di morire la donna abbia consumato della droga ovviamente dovremo poi procedere per individuare il fornitore della stessa che potrebbe essere accusato in base all’articolo 586 del codice penale che punisce chi causa la morte o delle lesioni come conseguenza di un altro delitto. Al momento comunque non ci sono indagati».
(c. r.)
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