Monte Quarin, riapre il parco del castello

Cormòns: l’intervento di sistemazione e recupero è costato oltre 220mila euro L’area sarà intitolata oggi, con una cerimonia, alla memoria degli Ungrispach
Bumbaca Gorizia Aerea Cormons Quarin il castello
Bumbaca Gorizia Aerea Cormons Quarin il castello

CORMONS

Il parco del castello sul Quarin aprirà ufficialmente le proprie porte questa mattina: l’area sarà intitolata alla memoria della famiglia Ungrispach, con la scopritura di una tabella. La cerimonia avrà inizio alle 11, con un convegno sulle prospettive di valorizzazione del maniero del centro collinare, ospitato dalla chiesa della Madonna del soccorso. Cormòns renderà così omaggio a una delle famiglie che è stata protagonista della sua storia, inoltre festeggerà la sistemazione di una parte del territorio collinare di grande rilevanza culturale e archeologica.

La sistemazione del parco rappresenta senza esagerazioni una delle più importanti opere realizzate a Cormòns negli ultimi anni. Con uno stanziamento di 220mila euro sono state sistemate le strade e posizionate alcune ringhiere per la sicurezza dei visitatori, è stato rifatto l’ingresso ed è stato curato il verde. Fondamentale per la cura dell’area è l’aiuto dei volontari dell’associazione Fulcherio Unghrispach, affiancati dagli operatori della Protezione civile. Alla riqualificazione del parco ha contribuito anche il progetto Marketing del Collio, che ha consentito di sistemare il piazzale d’accesso, con la realizzazione di un parcheggio accanto a uno dei punti panoramici più suggestivi dei dintorni. I lavori per dare la dovuta dignità alla zona in realtà non sono finiti, visto che è in cantiere la sistemazione della strada che conduce al castello passando alle spalle del colle. Un’opera di non facile esecuzione, per il semplice fatto che si tratta di un pezzo molto ripido, ma l’amministrazione comunale ha già avanzato una richiesta di finanziamento alla Regione.

Al convegno di stamattina parteciperanno la presidente della sezione friulana dell’istituto italiano dei castelli, Alessandra Quendolo, e l’archeologo Luca Villa, che parleranno del progetto “I castra di Paolo Diacono”, con riferimento anche alla candidatura per il riconoscimento dell’Unesco di Cividale. I loro discorsi saranno seguiti dall’intervento di Roberto Tirelli, che si occuperà di “I castelli di Daniele Ungrispach”. In quest’ultima relazione sarà fatto riferimento alla figura del beato originario di Cormòns, a 60 anni dalla sua morte, con una carrellata delle rocche e dei manieri posseduti dall’illustre famiglia. Al termine del convegno, a cui interverrà tra gli altri il sindaco, Luciano Patat, sarà appunto inaugurata anche la targa dedicata agli Ungrispach, che nel medioevo possedevano lo stesso castello. Al fondatore dell’associazione che oggi li ricorda, Luciano Stecchina, scomparso due anni fa, è già stata dedicata nel 2010 la strada che porta al maniero.

Francesca Santoro

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