Mobilitazione dei commercianti anche a Pordenone fra rabbia e frustrazione

PORDENONE. Una città e una provincia che sono tornate a vivere per qualche ora, con le luci accese di locali, bar e negozi: in un silenzio rotto soltanto dal ticchettio della pioggia, Pordenone s’è illuminata per aderire a “Risorgiamo Italia”, manifestazione unitaria che ha visto vicine le categorie che si sentono penalizzate dalle decisioni del governo per l’avvio della Fase 2.
Dalle 21 alla mezzanottedi martedì 28 aprile, quelle luci hanno fatto da cornice alle proteste dei singoli commercianti in città, a Sacile, a San Vito (53 gli aderenti), a Meduno e in tanti altri centri. Andrea Esposito, referente per Pordenone dell’iniziativa, ha partecipato alla diretta Facebook organizzata nella pagina del Movimento Imprese Ospitalità, che promuove la manifestazione nazionale.
Tanti gli esempi di chi ha manifestato frustrazione, rabbia e incertezza. Per ragioni di spazio ne possiamo citare solo alcuni. Paolo Malvani di El Gordo, in un filmato, ha dimostrato la farraginosità di quello che sarà il futuro per un locale pubblico, Lucia Micco, di Micco’s bar, ha promosso un tam tam social.
Luci accese al La Piazza Cafè, Sara Traverso del bar pasticceria La Golosa a Torre ha manifestato la propria collera per la situazione in un video, Carlo Nappo, Alla Catina e Podere dell’Angelo, ha girato una diretta («Adesso basta con le parole, siamo stremati, è il momento di agire e prendere in mano le nostre aziende: fateci sapere come dobbiamo fare»).
Video anche per Matteo Cesaratto del Caffè Cristallo, con una sagoma all’interno del locale, pronta ad aspettare il momento in cui il Governo arriverà a chiedere le tasse.
Per l’Ascom Fabio Cadamuro e Alberto Marchiori hanno scattato una foto, con mascherina e a distanza, davanti allo 0434 Cafè, l’hotel Santin ieri aveva le luci delle stanze accese e anche l’abbigliamento ha aderito al flash mob con l’accensione di vetrine e locali. Mercoledì, alle 11, infine, il movimento ha in programma la consegna virtuale delle chiavi dei locali al sindaco.
Intanto il questore Marco Odorisio ha diffidato Renato Della Ragione, nelle vesti di rappresentante dell’associazione Pil (Partita Iva Libera) dall’organizzare per sabato 2 maggio il “funerale delle partite Iva”. Gli aderenti a questa sigla avrebbero voluto trovarsi alle 11 davanti alla Camera di commercio per marciare verso il municipio e incontrare il sindaco. Contro il provvedimento del questore l’associazione ha annunciato ricorso al prefetto e, se del caso, al Tar. —
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