Mimosa d’oro a Calchera: «Museo tattile il sogno per realizzare una città inclusiva»

A San Vito una cerimonia speciale per festeggiare l’8 marzo. Il riconoscimento al comitato del Libro parlato  

la storia

MARTINA MILIA

Non è solo volontariato. È un sogno quello di Roberta Calchera e del gruppo «splendido» di persone che fa parte del Comitato del Libro parlato di San Vito al Tagliamento e dell’associazione Polaris. Il sogno di realizzare un museo tattile permanente in città. Il sogno di «creare una società inclusiva basata su rispetto reciproco e stima» ha detto Roberta al teatro Arrigoni dove, ieri mattina, ha ricevuto la mimosa d’oro dal Comune di San Vito al Tagliamento. Il riconoscimento viene assegnato dall’amministrazione comunale da alcuni anni, in occasione dell’8 marzo, a una donna che si sia distinta nel panorama cittadino.

«Questa è una cerimonia istituzionale perché noi crediamo nella parità di genere e nell’uguaglianza come valori fondanti della Costituzione» ha rimarcato il sindaco Antonio Di Bisceglie che, in occasione della giornata internazionale della donna, ha lanciato un messaggio forte anche contro il femminicidio: «Basta violenza sulle donne, gli episodi protagonisti delle cronache anche oggi sono intollerabili». L’assessore Federica Fogolin, vicesindaco e assessore alle pari opportunità, ha invitato i ragazzi presenti alla cerimonia a scegliere bene i modelli di riferimento che li accompagneranno nella vita.

Nel decreto con cui si assegna a Roberta Calchera il riconoscimento “San Vito 8 marzo” si sottolinea che nella sua vita ha «condiviso prima e agito poi per l’affermazione della parità di genere a favore dell’associazionismo in ambito sociale e culturale», con un impegno particolare nel fondare l’associazione Polaris “Amici del libro parlato”.

Calchera, oltre a dedicare la mimosa a tutto il gruppo, ha sottolineato l’importanza di contraccambiare sempre un dono. «Noi lo faremo non appena sarà individuata, e il sindaco ci è parso disponibile, una sede fissa per il museo tattile. Allora potremo donare al Comune alcuni bassorilievi tattili, trasparenti, che utilizziamo per far conoscere le opere d’arte ai visitatori». Per bambini o adulti, con disabilità visiva o no, il museo tattile – attualmente allestito in biblioteca – offre un’esperienza unica di conoscenza. «I visitatori, al buio e accompagnati da accompagnatori formati – ha raccontato Roberta Calchera –, vedono attraverso il tocco dei bassorilievi e scoprono particolari che con gli occhi solitamente non colgono. Crediamo molto in questa prospettiva, ci fa capire come i veri non vedenti siamo noi».

Dal Libro parlato un messaggio anche alle scolaresche presenti a teatro: «Nel gruppo del libro parlato c’è una grande stima tra le persone: non c'è amore senza rispetto e stima. L’altro elemento in cui crediamo molto è la diversità: che è un punto di forza non di debolezza, perché ci consente di avere più punti di vista». —

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