Michelini si fa da parte e non scende in campo ma centrodestra unito

Il capogruppo di Identità Civica in linea con Progetto Fvg «In città servono più vigilanza e i comitati di quartiere»
Udine 23 ottobre 2017. Progetto FVG con Michelini e Bini. © Foto Petrussi
Udine 23 ottobre 2017. Progetto FVG con Michelini e Bini. © Foto Petrussi
Loris Michelini non si candida a sindaco, almeno per adesso, ma lavora per la vittoria del centrodestra alle prossime elezioni comunali. La linea, per il momento, è quella di Progetto Fvg, che non vuole discutere di candidati, ma di programmi e idee. Il capogruppo in consiglio comunale di Identità Civica ha parlato infatti nell’appuntamento udinese del movimento presieduto da Sergio Bini su “Come vogliamo cambiare il Friuli Venezia Giulia”: una decina di appuntamenti in poco più di un mese in tutto il territorio regionale. «Progetto Fvg ha condiviso alcuni progetti su Udine con Identità Civica - ha detto il vicepresidente del movimento biniano, Luca Sedrani, durante l’incontro che ha radunato circa 200 persone al Centro culturale delle Grazie. E, infatti, le parole d’ordine sono risultate consonanti tra le due forze politiche: sicurezza, lotta al degrado e alla sporcizia, attenzione alle periferie. «La prima cosa che faremo – ha detto Michelini – è fare un accordo con le forze dell’ordine per aumentare la vigilanza in città e poi vorremmo creare comitati di quartiere per discutere con loro i problemi del territorio».


Da Bini è venuto un forte messaggio per l’unità del centrodestra, riservando al suo movimento il compito di creare un’unica lista civica a sostegno dei partiti ufficiali. «La gente non capirebbe la compresenza di più liste e il rischio è di una sconfitta», ha chiosato l’imprenditore di Palazzolo.


Ad avvallare l’impegno a questa unità, almeno nell’incontro udinese di Fvg, non c’era però il segretario regionale della Lega Nord, Massimiliano Fedriga: è stato trattenuto a Roma per la registrazione di una trasmissione televisiva. «C’era a Codroipo e ci sarà al prossimo incontro a Cividale», ha promesso Bini. Presenti invece altri esponenti dell’area di centrodestra come Emanuele Zanon, Ugo Falcone e Enrico Bertossi.


Il leader di progetto Fvg ha voluto poi rimandare al mittente le insinuazioni di chi dice che ai suoi incontri ci sono sempre le stesse persone. «Non ho i tir per portare in giro la gente, i presenti di stasera sono opera di Michelini».


Bini ha presentato le cinque parole chiave che sintetizzano i lavori dei tavoli programmatici del movimento, ognuna con una propria declinazione: rispetto (territorio), decoro (sicurezza), futuro (lavoro, economia), velocità (burocrazia), aiuto (welfare).


Parole condivisibili da molti, se non da tutti, ma la differenza sta nelle azioni politiche per concretizzarle. Ad esempio per Bini il rispetto parte dai poteri ridati ai Comuni (abolendo le Uti) per favorire le reti tra enti con degli incentivi e non delle penalizzazioni, per il decoro la Regione dovrebbe stanziare fondi per creare più posti di polizia comunale e gli immigrati che non possono essere accolti devono essere rimandati a casa. Per il lavoro le proposte sono quelle della fiscalità di vantaggio e della revisione dei patti finanziari con lo stato.


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