Mht, il fatturato vola alle stelle Il titolare premia i dipendenti

Gli affari volano e i dipendenti, giovani e in aumento, vengono premiati dal titolare: ciascuno si ritroverà sino a 500 euro in più nella busta paga di dicembre, un regalo di Natale garantito dalla decisione di redistribuire una parte degli utili dell’azienda. Che vorrebbe continuare ad assumere, ma fatica a trovare addetti specializzati e con una formazione al passo con i tempi, nel settore della meccanica. L’impresa in questione è la sanvitese Meccanica Hi Tech srl (Mht), che realizza componentistica meccanica e piccoli-medi gruppi montati per vari settori. Si insediò nella zona industriale Ponte Rosso nel 2004, rilevando in via Venzone gli spazi della Apr, riassumendone tutte le maestranze.
«Eravamo in 22 – ricorda il titolare Gianfranco Ruffati –, oggi siamo 42, più cinque interinali». Lo scorso anno, l’acquisizione di un altro capannone, quello dell’ex Coris, in via Partanna. L’azienda continua a crescere. «Il fatturato è incrementato quest’anno da 5,4 a circa 6,2 milioni di euro – continua –, il prossimo anno puntiamo a un’ulteriore crescita del 13 per cento».
Le aziende clienti sono italiane ed estere (Austria e Germania in primis). Si utilizzano macchinari e metodi produttivi all’avanguardia: due anni fa, Mht ha sposato l’approccio della Lean manufacturing, con tanto di visite alle fabbriche in Giappone. Uno slogan aziendale recita: “Soddisfiamo bisogni con passione”: «I bisogni sono quelli dei clienti e delle nostre risorse – riferisce il titolare –, li soddisfiamo con la passione per la meccanica».
I dipendenti? «Puntiamo sui giovani, l’età media è di 31-32 anni – specifica Ruffati –. Siamo sempre alla ricerca di tecnici che abbiano compiuto studi specifici, ma che poi formiamo in azienda. Investiamo molte risorse economiche e di tempo nella formazione. Perché vogliamo fidelizzarli: vogliamo che pensino all’azienda come a una famiglia».
A inizio anno, una promessa: «Un premio una volta raggiunto l’obiettivo che ci eravamo preposti. Per questo, nella busta paga di dicembre troveranno una somma in più, a seconda degli anni di dipendenza, sino a 500 euro, che si sommeranno ai 200 euro in più dell’accordo nazionale metalmeccanici». La cifra aggiuntiva sarà netta se il dipendente presenterà il resoconto di spese legate a determinate necessità, altrimenti l’ammontare dovrà essere tassato (di circa il 25 per cento). «Dallo scorso anno sono state assunte 7 persone – aggiunge – e ne cerchiamo altre 3-4. A San Vito, come al Kennedy di Pordenone (dove c’è soltanto una sezione di meccanica), è difficile trovare giovani tecnici con la passione per la meccanica, per farli crescere. Trovarli già formati è impossibile. Si consideri che non si tratta più della vecchia figura del tornitore. Le macchine sono a controllo numerico e sono in arrivo quelle 4.0, che comunicano in rete». —
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