Metà cimice, metà formica: l’insetto “alieno” si diffonde

Nelle campagne è una presenza massiccia: il Comune avvia la disinfestazione L’entomologo spiega: sono giovani eterotteri, non sono pericolosi per l’uomo



Per metà cimice e per metà formica. Il nuovo nemico dell’agricoltura si aggira nelle campagne di Buttrio. È un piccolo insetto ancora non identificato che sta infestando in particolare la zona di Vicinale. A lanciare l’allarme alcuni residenti che hanno segnalato l’improvvisa presenza massiccia, a tal punto che l’amministrazione ha ordinato per oggi una prima disinfestazione.

Nel frattempo sono state allertate la polizia locale, il dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria e l’Ersa. Dal sopralluogo congiunto e da una prima osservazione effettuati martedì dagli organismi interpellati non sono emerse, nell’immediato, informazioni utili: un entomologo dell’Ersa ha prelevato alcuni campioni per esaminarli.

«Al momento non è possibile definire con certezza la specie di questi insetti, non nota nella nostra regione e che non appartiene a quelle infestanti già note, la cui presenza è stata riscontrata sul territorio regionale – commenta il sindaco Eliano Bassi –. Dalle prime osservazioni sembrerebbero appartenere all’ordine degli emitteri eterotteri, non pericolosi per l’uomo, ma non sappiamo se sono nocivi per l’agricoltura».

L’amministrazione non vuole creare allarmismo, ma in paese è comunque alta la preoccupazione. Anche perché c’è l’incubo di trovarsi davanti a una nuova specie di “cimice asiatica” che possa rovinare le produzioni come già accaduto nella Bassa Friulana. In attesa di capire quale sia il ciclo di vita dell’insetto – a cui pare poi spuntare le ali e ciò potrebbe preoccupare soprattutto per le viti – e di cosa si nutrano, l’amministrazione comunale consiglia di utilizzare insetticidi da banco per trattamenti locali, per contenere l’invasione in prossimità delle abitazioni. «Continueremo un attento monitoraggio – chiude Bassi – in collaborazione con gli enti preposti».

Pietro Zandigiacomo, entomologo dell’Università di Udine, guardando le foto commenta. «Gli insetti ripresi in foto – afferma – sono giovani eterotteri appartenenti alla famiglia Lygaeidae, che possiamo chiamare “cimicette” , in quanto vicine ai più noti Pentatomidae (come la cimice verde o la cimice asiatica). I Ligeidi sono associati per lo più alle piante e non sono pericolosi per l’uomo, ovvero non pungono e non mordono. Al massimo possono emettere un odore sgradevole quando molestati o schiacciati, un po’come le cimici».

L’esperto sottolinea anche che «non è possibile identificare a livello di specie gli insetti in foto in quanto è necessario esaminare gli individui adulti; pertanto, non si può dire se appartengano a una specie nativa o a una specie alloctona . Pper quanto riguarda eventuali trattamenti insetticidi sarebbe opportuno prima conoscere quale sia la specie in esame. A questo proposito aspettiamo la diagnosi entomologica dell’Ersa ». —

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