Merendine e biscotti non conoscono la crisi

MARTIGNACCO. Alle spalle hanno una lunga storia industriale e un forte legame con il territorio che né la crisi, né il canto delle sirene che proviene da Stati con minori pressione fiscale e costo del lavoro sono riusciti fin qui a scalfire.
Dalla zona collinare del Friuli, tra Coseano, Fagagna e Martignacco, tre aziende dolciarie occupano complessivamente oltre 500 persone producendo un giro d’affari che ormai supera i 100 milioni di euro. Si tratta di Delser, Eurocakes e Gusparo, tre realtà del settore agroalimentare votate ai prodotti da forno, che non solo non accusano il colpo del periodo di recessione, ma continuano a investire, ad assumere e a veder lievitare di anno in anno il proprio fatturato. Vale per Delser, che recentemente ha “promosso” 15 lavoratori precari al tempo indeterminato. Vale per Eurocakes, che lo scorso mese di dicembre ha attivato una nuova linea di produzione, frutto di un investimento da 20 milioni di euro. Vale per Gusparo, la più piccola del triangolo, ma ugualmente capace di segnare un trend positivo del fatturato.
Delser (Quality Food Group spa)
Passata dal 2008 nelle mani della famiglia Rossetto, già proprietaria della “Crich”, azienda trevisana produttrice di biscotti, la storica impresa di Martignaccolo (nata nel 1891) ha iniziato da allora una vera rinascita, «grazie – spiega Fabrizio Morocutti, segretario di Flai Cgil Udine – alle scelte che l’azienda ha posto in essere, tra cui importanti investimenti sia strutturali che tecnologici, per complessivi 15 milioni di euro nell’ultimo quinquennio, con nuove linee di confezionamento e produzione». Annualmente a Martignacco si sfornano circa 45 mila tonnellate di prodotti tra biscotti, crackers, wafers e sfogliatine sia per marchi industriali che private label. Il fatturato in tempi recenti ha registrato un vero e proprio boom, passando dai 29 milioni del 2007, ante crisi, ai 45 milioni di euro del 2012 (+20% sull’anno precedente), frutto al 76% del mercato italiano, al 24% di quello estero. Performance che mettono Delser nella condizione di realizzare una progressione positiva anche sul fronte occupazionale. «Dall’inizio dell’anno abbiamo richiesto e ottenuto – fa sapere Morocutti – il passaggio di 15 persone al contratto a tempo indeterminato e pensiamo, visti i futuri programmi dell’azienda, che prossimamente si potrà dare risposta anche ad altri lavoratori precari».
Euro Cakes
L’occupazione ha segnato un passo avanti anche nell’impresa di Fagagna, passata dai 239 dipendenti del 2010 ai 269 del 2012 con un saldo positivo di +30 lavoratori. Il fatturato, qui, nel 2012 è balzato a 44 milioni di euro, con una crescita esponenziale pari al +18% rispetto all’anno precedente, frutto degli aumentati volumi produttivi, forti oggi di 14 mila 500 tonnellate di prodotti da forno a base di pan di spagna, tre volte tanto le 4 mila 800 del 2003. «La particolarità di Euro Cakes – spiega Saverio Scalera di Flai Cgil – è che l’azienda lavora in conto terzi. Una scelta, questa, compiuta nel 2000, che all’epoca il sindacato aveva guardato con molta perplessità e che invece, nel tempo, si è rivelata vincente». A tal punto da fare di Euro Cakes un’azienda votata quasi esclusivamente all’export, che le frutta il 90% del fatturato. Oltre ad aver investito in occupazione, l’impresa di Fagagna lo ha fatto anche in nuove strutture immobiliari e tecnologie. A poca distanza dallo stabilimento produttivo “madre” è sorto infatti un nuovo corpo di fabbrica all’interno del quale è stata installata una nuova linea (operativa da dicembre) votata alla produzione di prodotti refrigerati.
Gusparo
Vicina a tagliare il mezzo secolo di storia (è sul mercato dal 1966), l’azienda di Coseano, propone prodotti da forno a base di pan di spagna e lievitati naturali. Occupa 59 persone, produce circa 7 mila tonnellate l’anno di prodotti e genera un fatturato che ha sfondato da tempo il tetto dei 10 milioni di euro chiudendo il 2011 a quasi 12 milioni. «Per il 2012 attendiamo i dati, ma ci è stato anticipato che l’anno è andato bene», fa sapere Scalera, che si prepara in Gusparo a discutere il rinnovo dell’accordo per la flessibilità, più che mai necessaria in quest’azienda che deve fare i conti (vale un po’ per tutti) con ridotta visibilità e con ordini che arrivano di settimana in settimana, richiedendo un costante adeguamento della forza lavoro.
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