Mercato settimanale a Feletto solo per qualche irriducibile

L’emergenza coronavirus impone ai cittadini di restare il più possibile a casa, ma alcuni – pochi, per la verità –, complice la mattinata di sole e la temperatura piacevole, non si sono trattenuti e sono usciti per un giretto al mercato settimanale.
Ieri mattina, a Feletto Umberto, tra le poche bancarelle presenti, gli irriducibili non hanno interrotto la loro abitudine passeggiando tra via Udine, via Feruglio e piazza Libertà. Pochi, appunto, ma puntuali. Attorno alle 9 c’era qualcuno per strada, ma un’ora più tardi il centro della frazione era vuoto.
Le persone inevitabilmente – e per fortuna – stanno alla giusta distanza. È possibile acquistare frutta e verdura, accessori di merceria, abiti, fiori, prodotti di gastronomia.
«Sono passata solo per comprare un po’ di verdura, ma sono stata attenta a rispettare il metro di distanza con le altre persone – commenta una signora che vive a Feletto –. Ora rientro a casa».
«La gente si presenta solo per acquisti mirati e poi se ne va – conferma la titolare della bancarella di pesce fresco mentre sta servendo un cliente –: rispetto alla scorsa settimana sono davvero poche le persone in giro e mancano anche molti dei miei colleghi, gli spazi occupati sono sempre meno».
Non si vedono più le bancarelle dei venditori ambulanti cinesi e nemmeno il mercatino dell’antiquariato, rientrato a Feletto nel parco di villa Tinin solo poche settimane fa, ma ora sospeso.
«In alcuni comuni non è stato nemmeno organizzato il mercato, altri sono ancora in dubbio se farlo – aggiunge la donna, un po’ sconsolata –. Noi compriamo prodotti freschi, che vuol dire spendere 4 mila-5 mila euro per riempire il bancone. Come facciamo in questi momenti? Non è facile nemmeno per noi».
E mentre i volontari della Protezione civile di Tavagnacco passano con l’auto del gruppo comunale tra le vie del comune e con il megafono fanno presente ai cittadini la necessità di stare a casa, sui social network qualcuno si domanda se fosse davvero utile e sensato, anche nella settimana di emergenza con le limitazioni più stringenti, dare spazio alle bancarelle dei venditori ambulanti.
«La norma consentiva l’apertura del mercato settimanale e l’acquisto di beni alimentari all’aperto teoricamente dovrebbe consentire una prevenzione più efficace – ha commentato il sindaco di Tavagnacco, Moreno Lirutti –. Fare la spesa è consentito, l’importante è muoversi solo in caso di necessità e mantenere la distanza di sicurezza. Aspettiamo il nuovo decreto per capire come muoverci nelle prossimi giorni con le attività commerciali». —
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