Meno stranieri in Fvg e friulani in fuga: ritorna l’emigrazione

Indagine Ires su arrivi e partenze, saldo a -2,2% in un anno. Dal 2005 sono raddoppiati i cittadini che vanno all’estero

UDINE. Una regione, il Friuli Venezia Giulia, che perde appeal. Soprattutto economico, ovvero opportunità di lavoro. Tanto che da terra di immigrazione sta diventando terra di emigrazione. Non solo per gli stranieri ma anche per chi è nato qui e decide di andarsene.

La fotografia dei movimenti migratori la fornisce l’Ires Fvg che ha condotto un’indagine sui dati Istat relativi alla presenza di immigrati in regione e anche all’emigrazione di cittadini italiani residenti qui che si sono trasferiti altrove.

Inversione di tendenza

«Dopo un ventennio di progressivo aumento, il numero degli stranieri residenti in Friuli Venezia Giulia inverte la tendenza. Dal 2015 al 2016 (rilevazione del primo gennaio di ogni anno) si è passati - spiega la ricercatrice dell’Ires Chiara Cristini - da 107 mila 559 a 105 mila 222, -2,2%».

Anche se la regione, sotto questo profilo, è divisa in due: gli stranieri diminuiscono in Friuli ma aumentano nella Venezia Giulia. Pordenone e Udine sono le province che hanno registrato un decremento: a Pordenone si tratta di -1.379 persone, -4,1%, mentre Udine ne perde 1.284, -3,1%; a Gorizia si registra un incremento di 146 unità, +1,2% e Trieste di 180, +0,9%.

L’incidenza

Prendendo in esame il 2016 in Fvg l’incidenza di stranieri sulla popolazione è dell’8,6%, di poco sopra la media nazionale che è dell’8,3%, ma al di sotto delle altre regioni del nordest (Veneto 10,1%, Trentino 9%). Pordenone è l’area con la maggiore incidenza di popolazione straniera, 10,4%, pur in calo rispetto al 10,8% del 2015, seguita da Gorizia con il 9%, Trieste con 8,6% e Udine 7,5%.

Passando dalle province alle Uti, al primo posto c’è l’Unione Sile-Meduna con un’incidenza di stranieri del 12,2%, segue Carso-Isonzo-Adriatico con l’11,1%, il Friuli Centrale con il 10%, l’Uti del Noncello 10,5, e via via scendendo sino ad arrivare alla Carnia con il 3%.

Se Monfalcone è il comune con il rapporto più alto tra residenti stranieri e popolazione, 20,4%, seguito da Prata di Pordenone, 18,2%, Pravisdomini, 17,6%, Pasiano di Pordenone 16,9%, Ligosullo è l’unico a non avere residenti stranieri.

Più donne

Sono le donne a prevalere tra gli stranieri residenti in regione: sono infatti 55 mila 581, pari al 52,8% del totale. La popolazione straniera è mediamente giovane, tra gli under 14 gli stranieri sono il 12,5%.

Tra la popolazione in età lavorativa, 15/64 anni, l’incidenza degli stranieri è pari al 10,8%.

Le comunità

La comunità straniera più numerosa proviene dalla Romania, 23.479 persone nel 2016 in live aumento, +0,3% rispetto all’anno precedente; seguono gli albanesi, i serbi, gli ucraini, i marocchini, i croati e i cinesi.

Nuovi cittadini

Un fenomeno rilevante è quello delle acquisizioni di cittadinanza che sono in netto aumento; da 2 mila 137 casi del 2012 a 5 mila 525 a inizio 2016.

Tra i territori risalta Udine con una crescita di acquisizioni di cittadinanza di +62,9% nell’ultimo anno.

Le emigrazioni

«Dall’inizio della crisi il Fvg è tornato ad essere terra di emigrazione - rileva Cristini -. Il fenomeno, praticamente scomparso a partire dagli anni Ottanta, è riemerso e sta aumentando».

I dati relativi alle cancellazioni di cittadini italiani per l’estero registrano un incremento che si accentua dal 2011 e aumenta di intensità negli anni seguenti fino a raggiungere 2 mila 632 casi del 2016, il doppio rispetto al 2005.

«Un andamento meno regolare ma senza rilevanti variazioni si osserva tra le iscrizioni in anagrafe dall’estero: il picco era stato raggiunto nel 2005 con 970 iscrizioni, e il minimo nel 2011 con 741 casi. I saldi sono dunque di segno negativo e il valore assoluto è in aumento proprio per effetto della crescita di persone che decidono di trasferirsi a risiedere in un altro Paese», conclude la ricercatrice dell’Ires.

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