Mendicanti e truffe all’ospedale di Udine

Si piazzano all’ingresso e fermano i passanti. Segnalazioni quotidiane, fra loro anche falsi invalidi
Udine 06 Agosto 2014 ospedale Copyright Foto Petrussi / Massimo Turco
Udine 06 Agosto 2014 ospedale Copyright Foto Petrussi / Massimo Turco

UDINE. Falsi invalidi, mendicanti, finti volontari delle associazioni impegnati nelle raccolte di fondi, cartomanti e perfino fattucchiere, attendono utenti e visitatori all’esterno dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine cercando di spillare loro qualche soldo.

Si piazzano sotto le scalinate che dal parcheggio dell’ospedale danno accesso al padiglione principale, oppure dinanzi all’ingresso, quando non davanti all’entrata di via Colugna e fermano la gente che sempre più spesso protesta. Il più delle volte sono cittadini dell’Est Europa, molti i nomadi, ma non mancano italiani, specie provenienti dal Sud, che si fingono volontari di qualche associazione impegnati nella raccolta di fondi.

Non passa giorno che non ci sia uno o più questuanti, a volte arrivano in due o tre e si distribuiscono in punti diversi. Altre volte fanno leva sulla propria disabilità per ottenere qualche offerta, peccato che a seguito di controlli effettuati dagli agenti del posto di polizia dell’ospedale più di qualche volta si sia appreso che non erano affatto disabili.

«Riceviamo diverse segnalazioni da parte di chi viene fermato da sconosciuti con la pretesa di raccogliere fondi per qualche iniziativa benefica o da questuanti a volte insistenti – assicurano dal posto di polizia –, spesso siamo noi stessi a sorprenderli nel corso di controlli e a invitarli ad andare altrove, ma senza una precisa denuncia non possiamo procedere e molte volte la gente ha paura di esporsi».

Un paio di giorni fa si trattava di due individui che vendevano kit di pronto soccorso, spacciandosi per volontari della Croce Rossa, pochi giorni prima erano altri che vendevano scatole di cerotti per sostenere una non meglio identificata associazione. A segnalarli è stata un’anziana che ha deciso di interpellare la sicurezza, salvo scoprire che si trattava di due impostori.

Altro capitolo quello dei nomadi che si aggirano nel parcheggio chiedendo soldi per leggere la mano, buttare le carte o togliere sortilegi. La malafede e l’esperienza in questo caso sono più che evidenti visto che prediligono gli anziani e le persone sole per approfittare della loro vulnerabilità. E non esitano a chiamare in causa la malasorte, una fattura o il malocchio per catturare l’attenzione dell’ignaro passante, facendo intuire che senza il loro aiuto sull’interessato o sui suoi familiari si abbatteranno sciagure.

C’è chi ci casca e per avere una boccetta d’acqua, un amuleto o una girata di carte, è disposto a mollare qualche decina di euro non fosse altro che per non sentirsi angosciato, chi rifiuta di dare dei soldi e si sente apostrofare in modo poco piacevole.

In ogni caso il personale di sicurezza dell’ospedale invita chiunque sia stato molestato e ripetutamente invitato a consegnare soldi per conto di associazioni o per meno onorevoli scopi a segnalare tempestivamente l’accaduto al posto di polizia, eventualmente formalizzando una denuncia nel caso siano stati vittime di raggiri.

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