Medici di gruppo, il servizio perde due dottori

San Giorgio di Nogaro: il problema è causato dal passaggio di Torviscosa al distretto Est dell’Aas 2 

SAN GIORGIO DI NOGARO. Preoccupazione all’Aggregazione funzionale territoriale (Aft), che coordina i medici di medicina generale dell’ambito socio-sanitario del sangiorgino (Muzzana, Porpetto, San Giorgio di Nogaro, Torviscosa Carlino e Marano), per il passaggio di Torviscosa dal distretto Ovest al distretto Est dell’Aas 2 Bassa friulana- Isontina. Un passaggio, a seguito del quale, ci sarà l’uscita dei dottori Antonella Rolff e Emanuele Piazza da Medicina di gruppo integrata “San Giorgio” con cui collaborano da oltre vent’anni e con i quali gestiscono una popolazione di assistiti che storicamente presenta come punto di riferimento il distretto di San Giorgio. L’Aft è l’organo di governo della medicina generale sul territorio avviato nel 2016 sulla base di un accordo integrativo regionale, tra Regione Fvg, organizzazioni sindacali e i medici di medicina generale.

La medicina di gruppo integrata, che ha iniziato la propria attività nel giugno 2017, è l’evoluzione della medicina in rete “San Giorgio” operativa nel 2000, nata dall’iniziativa di alcuni medici: Rosanna Filipputti, Gianni Iacuzzo, Edy Ietri, Raffaella Principato, Maurizio Leonardi e Emilio Mezzasalma (e anche Giuliano Callegari deceduto e Gilberto Daniotti e Leonardo Butà oggi in pensione). Attualmente comprende anche Clemente Condello, Sonia Marcuzzi, Marzia Inserra, Marina Mazzero, Alessandro Selmo e Giuseppe Taglialatela, Antonella Rolff, Emanuele Piazza. Grazie al coordinamento degli orari dei singoli studi, è in grado di dare una copertura di oltre otto ore al giorno dal lunedì al venerdì, per rispondere alle visite chiamate “indifferibili” negli orari in cui il proprio medico non è in ambulatorio e non è raggiungibile telefonicamente. Coordinatore della medicina di gruppo è il dottor Iacuzzo, che oggi avrà due medici in meno sul territorio. Le funzioni dell’Aft: incontri mensili dei medici di medicina generale su obiettivi di salute concordati con la Regione: medicina di iniziativa su patologie o soggetti a rischio (in particolare, diabete, scompenso cardiaco, anziano fragile) che determinano un grave impegno di risorse umane ed economiche nel tentativo di ridurne l’incidenza, morbillo, disabilità e mortalità. Ma anche su programmi di prevenzione (screening oncologici e vaccinazioni negli over 65 e nelle categorie a rischio), governo clinico sull’uso appropriato dei farmaci, sui ricoveri, sulle richieste di consulenza specialistica.

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