Maurmair sulle sagre «Gli interlocutori diventino i Comuni»



Oberate dalle incombenze burocratiche e sacrificati nel ricevere contributi pubblici: l’attività delle associazioni di volontariato e delle pro loro è resa sempre più difficile da questi due fronti.

Al loro fianco si pone il sindaco di Valvasone-Arzene, Markus Maurmair. «Con la soppressione delle Province è venuta meno anche quella parte di fondi, che si aggirava per Pordenone a circa un milione di euro, a favore delle associazioni del territorio – ha spiegato –. Con l’accentramento alla Regione, si sta notando una sterilizzazione delle destinazioni in quanto l’ente non può gestire i riparti per tutte le realtà presenti sul territorio, concentrandosi sui grandi eventi». Da qui la proposta di Maurmair, affinché i veri interlocutori con le associazioni diventino i Comuni. «La proposta che mi sento di suggerire – ha proseguito – è di recuperare la serie storica dell’ultimo quinquennio di fondi dati dalle Province alle associazioni e destinare queste cifre ai Comuni. Insomma, la Regione metta mano alla propria struttura restituendo ai Comuni i fondi per le associazioni con vincolo di attività turistiche e culturali, fornendo risorse a chi conosce più da vicino le singole realtà».

E per quanto riguarda la burocrazia, «esistono grandi eventi che richiamano decine di migliaia di persone, per esempio il carnevale, ma con budget risicati: è necessario porre la questione della pericolosità e della storicità. Non si possono paragonare gli eventi di paese con le grandi manifestazioni negli stadi».

Quanto agli eventi che possono creare potenziali rischi, «si usino gli uomini dello Stato, carabinieri e polizia, senza chiedere alle associazioni security private». —





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