Maturità: Pasolini fa breccia, Magris no

Ricerca e mass media. I maturandi di Udine hanno disertato la traccia dedicata allo scrittore triestino, più volte in corsa per il premio Nobel Claudio Magris. Troppo contemporaneo. Un nome che spesso i ragazzi non conoscono sui banchi di scuola, ma scoprono con letture autonome. Ecco allora che ieri mattina il porto più sicuro è parso il saggio breve, soprattutto d’ambito storico-scientifico e artistico. E anche qui, il Ministero ha strizzato l’occhio al Friuli Venezia Giulia con il contributo tratto dagli “Scritti corsari” di Pier Paolo Pasolini. Poco entusiasti gli studenti riguardo la traccia sullo scrittore triestino. «La traccia su Magris era certamente bella, ma è troppo recente ed è difficile confrontarlo con altri autori perché arrivare alla seconda metà del Novecento nel programma di italiano è difficile» ha spiegato Massimo Purinan, maturando del liceo classico Stellini. Massimo ha scelto «l’ambito storico politico, visto che i fatti descritti dai documenti erano stati trattati in classe. Poi ho collegato il tutto con la sparatoria di palazzo Chigi avvenuta il giorno dell’insediamento del Governo Letta, quando Luigi Preiti colpì due carabinieri». Cecilia Righini, maturanda del liceo scientifico Marinelli, ha invece puntato sul saggio breve di ambito tecnico scientifico: “La ricerca scommette sul cervello”. «Sono molto interessata all’argomento e perciò mi è sembrato semplice», ha spiegato. Mentre Daniele Pagliaro, anche lui studente del Marinelli, ha puntato sull’ambito artistico letterario. «Ho evitato di generalizzare, cercando di focalizzare l’attenzione sullo stile di vita legato al consumismo che abbiamo importato dagli Stati Uniti d’America - racconta -. Un tributo che paghiamo per gli aiuti economici ricevuti dopo la Seconda guerra mondiale. Fondi che abbiamo restituito in termini di cultura». Quest’anno l’apertura del plico elettronico «non ha fatto registrare alcun disguido», come conferma l’ispettore dell’Ufficio scolastico regionale, Arturo Campanella. Ma se il tema su Magris non ha avuto appeal a Udine, il diretto interessato ovviamente è di parere diverso. «Sono onorato di questa scelta. Ora chiedo l’indulgenza degli studenti, e spero non mi maledicano mandandomi a quel paese». Così Claudio Magris ha commentato a caldo la decisione del Miur di proporre ai maturandi l’analisi del testo un suo brano tratto da “L’infinito viaggiare”. «Una scelta che onora Trieste e la voce che ha saputo trasformare la città e la sua vicenda storica in un paradigma dei nostri tempi», ha aggiunto l’assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti. «L’apparente marginalità di Trieste e di questo fazzoletto d’Europa – ha proseguito Torrenti – è stata riscattata sul piano della cultura, come peraltro è già accaduto per merito di altri grandi autori».
Qualche difficoltà, nelle scuole udinesi, l’hanno creata le temperature altissime di ieri. «Dentro quasi non si respirava», ha spiegato Matteo Spollero dell’Isis Malignani. E infatti la colonnina ha superato abbondantemente i 30 gradi, con un elevato tasso d’umidità che ha portato la temperatura percepita a ridosso dei 38 gradi. Oltre al caldo c’era pure la tensione pre esame: «Mi sono addormentato alle 3.30 – ha proseguito Matteo –, in pratica ho riposato tre ore. Domani (oggi, ndr) ci attende la seconda prova: otto ore di disegno tecnico per tutti i ragazzi che studiano meccanica».
Michela Zanutto
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