Masterchef, il sogno di Gloria si infrange in finale

Dopo le selezioni, quasi tre mesi di registrazioni e sfide a colpi di creatività e tecnica, si è arrivati al dunque. Il vincitore di MasterChef numero 8 è Valeria

Gloria Clama: "Orgogliosa di essere stata la prima friulana in finale a Masterchef"

UDINE. Dopo le selezioni, quasi tre mesi di registrazioni e sfide a colpi di creatività e tecnica, si è arrivati al dunque. Il vincitore di MasterChef numero 8 è Valeria.

Gloria e  Gilberto restano con l'amaro in bocca, ma con la consapevolezza che la cucina è il loro futuro. Puntata dopo puntata è apparso subito chiaro che Gloria Clama non sarebbe più tornata a manovrare il muletto.

Questo indipendentemente dal risultato del talent: la quarantenne di Paularo è fatta per cucinare, mescolare, azzardare e impiattare. Prima di Gloria nessuna friulana si era guadagnata la finale nel cooking show più seguito della tv, la cui prima puntata è andata in onda nel settembre 2011.

Assieme a lei, a contendersi i 100 mila euro in gettoni d’oro e la pubblicazione del proprio libro di ricette Gilberto Neirotti, Alessandro Bigatti e Valeria Raciti.

Ma dei quattro aspiranti chef, uno solo è il vincitore. È il gioco. A spuntarla è chi ha l’idea geniale al momento giusto e riesce a tenere a freno ansia ed emozioni, contando su conoscenze culinarie e una buona dose di fortuna.

L’ultima Mystery box guarda al futuro e fa trovare a ognuno dei magnifici quattro un libro di ricette con la propria immagine stampata sopra. A loro il compito di preparare un piatto degno della prima pagina. Gloria punta su polenta, frico e baccalà.

Va sul semplice, lei. Ma presentazione e sapore sono da ristorante stellato, anche se ad aggiudicarsi la prova è il 23enne Gilberto, che si piglia il relativo bonus.

Nell’Invention test ogni concorrente deve cucinare uno dei piatti del superchef Heinz Beck, quello però che gli è stato affidato dal giovane veneto. Gilberto aiuta Alessandro con i tortellini e tiene per sé la portata più semplice, il filetto di rombo con asparagi e un’alga. Mette i bastoni tra le ruote a Valeria (che strabilia con una sfera perfetta di melograno) e a Gloria riserva invece il bufalo marinato con ricotta affumicata ed estratto di pomodoro aromatizzato.

Le varie tecniche di preparazione e cotture non frenano la bionda paularina che passa con Gilberto e Valeria. Alessando, invece, lascia il grembiule. Gloria condisce il suo menù degustazione con la magia del suo bosco carnico, sugli spalti della balconata il tifo di familiari ed ex concorrenti.

La prima proposta si chiama Ruat, in ricordo del fiume dove andava a nuotare da bambina, poi arrivano un canederlo senza brodo, la leggenda dei Guriùz con i cjarsòns, i cervi e licheni, dolci strepitosi, che però non bastano per vincere.

La carnica con i suoi piatti ha fatto venire i brividi e tolto le parole ad Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Giorgio Locatelli. Rischio e inventiva, per piatti eleganti e ricercati, come la triglia al cioccolato bianco e all’aglio nero. E ha fatto impazzire pure il geniale e anticonformista chef Muñoz, non dimentichiamocelo. Per lei si chiude MasterChef, non il mondo della cucina.

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