Mangiarotti, Cimolai e Danieli in corsa per rilevare lo stabilimento

Dopo l’annuncio del trasferimento dell’intera attività da Pannellia a Monfalcone. La conferma dagli Stati Uniti: lo stabilimento chiuderà entro il 30 settembre

Lo stabilimento della Mangiarotti a Pannellia potrebbe rinascere sotto un’altra proprietà e con l’assunzione di nuovi lavoratori.

Da quanto si è potuto apprendere dopo l’annuncio della sua chiusura, si sono fatte avanti alcune grosse imprese tra le quali Danieli, Cimolai, aziende del Medio Friuli, per l’acquisizione dello stabilimento e la ripresa di una produzione che non sia concorrenziale con l’attuale proprietà e che potrebbe portare a nuovi posti di lavoro.

Mangiarotti, chiude lo stabilimento di Pannellia di Sedegliano


La società Mangiarotti avrebbe tutta l’intenzione di trasferire al migliore offerente la sede di Sedegliano. Al suo interno, dopo l’annunciato trasferimento a Monfalcone, potrebbero rimanere a disposizione dei nuovi acquirenti importanti macchinari e attrezzature per la saldatura metallica. Ipotizzabile quindi che le aziende interessate all’acquisto si possano, in parte, dedicare a questo tipo di lavorazione. Nel Medio Friuli in riferimento a ciò si coltiva la speranza che l’alta specializzazione dei lavoratori della storica azienda non vada dispersa.

Una nota ufficiale è giunta venerdì direttamente dagli Stati Uniti, da Cranberry Township, in Pennsylvania, dove si trova la casa madre della Westinghouse Electric. Nel documento si conferma come sia in corso di attuazione «un processo di consolidamento degli stabilimenti in Italia, fino a oggi presenti nelle località di Pannellia e di Monfalcone. Nell’ambito di tale consolidamento tutte le attività aziendali – scrive WE – saranno, appunto, rafforzate nello stabilimento di Monfalcone, sede della società. Il consolidamento dell’attività in ambito Oil&Gas e Nuclear e delle relative attrezzature, mezzi e risorse si stabilirà nello stabilimento di Monfalcone, e permetterà quindi di sfruttare le sinergie esistenti e di migliorare le capacità produttive della società al fine di gestire ed anticipare al meglio la domanda di mercato».

«Le attività finora svolte allo stabilimento di Pannellia – dichiara la società – si concluderanno il 30 settembre 2019», così come comunicato lunedì in un incontro Uil – lavoratori e il giorno dopo alle rappresentanze sindacali Cgil Fiom e Fim Cisl, alla presenza anche di Confindustria Udine.

«Successivamente a tale data tutte le attività in ambito Oil&gas si svolgeranno presso nello stabilimento di Monfalcone, sede della società», conclude WE.

Intanto a Pannellia per domani è indetto un incontro lavoratori–sindacati per definire le azioni da intraprendere contro la chiusura dello stabilimento. A tale proposito durante l’ultimo consiglio comunale il sindaco Ivan Donati ha ribadito l’appello alla Regione, condiviso dal capogruppo di minoranza Dino Giacomuzzi e da tutti i consiglieri, affinché intervenga a difesa dei lavoratori, delle loro famiglie e di tutto l’indotto. —


 

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