Maltempo, neanche un euro dalla Regione

Danni da maltempo per almeno 200 mila euro a fine ottobre in Val Tramontina, ma sinora non s’è visto un euro delle risorse pubbliche stanziate dagli enti sovracomunali per il loro ristoro. Il municipio di Tramonti di Sotto ha investito di tasca propria per mettere mano alle questioni più urgenti, tra cui la copertura della scuola elementare del Matan, costata 44 mila euro, e i privati, tra cui aziende agricole, hanno dovuto fare altrettanto. «Ribadendo che le risorse per il ristoro dei danni per l’ondata di maltempo sono ampiamente insufficienti e che il Pordenonese ha ricevuto le briciole degli stanziamenti, si rileva che Val Tramontina e Val d’Arzino sono rimaste a secco – ha messo in evidenza il consigliere regionale del Patto per l’autonomia Giampaolo Bidoli –. Avevo espresso forte preoccupazione subito dopo i danneggiamenti. Auspico che ci sia la massima attenzione da parte degli assessori regionali competenti e del governatore Massimiliano Fedriga».
Bidoli entra nel dettaglio dei danni e snocciola i numeri delle spese di ripristino: 184 mila euro è quanto è stato quantificato, ma il dato non è definitivo. Oltre alla copertura della scuola da 44 mila euro, per l’area verde picnic e campeggio la spesa di fondi pubblici è di 25 mila euro. «Sono ancora da quantificare i costi degli interventi in Val Tramontina su piante a bordo strada, vie e piste forestali, di taglio e recupero piante – ha aggiunto Bidoli –. A Tramonti di Sopra, sulla strada del Passo Rest e sulla strada ex provinciale di Campone, sono intervenute le maestranze di Fvg strade». Quanto alle spese cui i privati devono fare fronte (alcuni hanno già provveduto), si parla di 10 mila euro per la pulizia di alberi ai margini delle strade, 20 mila per la copertura della stalla dell’azienda Sottosopra, 25 mila per copertura e recinzione dell’azienda Pradileva, 10 mila per copertura e recinzione dell’impresa Primavera, 20 mila sempre il medesimo lavoro nel Consorzio Valli e Dolomiti friulane e 30 mila per i tetti di abitazioni.
«In diversi casi, le ditte boschive che sono intervenute si sono portate via il materiale per pagarsi le spese – ha aggiunto Bidoli –. Per la scuola c’è la speranza che l’assicurazione copra il danno, ma dagli uffici comunali non sanno ancora se quest’ipotesi potrà concretizzarsi. I privati si faranno carico delle spese e del danno, le aziende invece dovrebbero passare per la Camera di commercio: c’è tempo sino a fine mese per presentare domanda». A subire i danni maggiori in valle era stata l’impresa guidata dalla 22enne Martina Ferroli, che ha anche un allevamento di pecore alpagote e altri animali: di 90 capi, 12 dispersi. Danneggiamenti importanti pure per l’impresa del 46enne Daniele Varnerin, che assieme al fratello gestisce due allevamenti di conigli, oltre a una struttura ricettiva. Nelle giornate di maltempo, l’imprenditore ha perso pure tre cervi. —
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto