Maltempo, Casarsa pensa alla mappa del rischio

L’amministrazione intende indicare le criticità e realizzare i correttivi adeguati Intanto non è ancora stata fatta la stima dei danni della pioggia dei giorni scorsi
07/04/2009 AD TERREMOTO A L'AQUILA, SI MONTANO LE TENDE DELLA PROTEZIONE CIVILE NEL CAMPO SPORTIVO FATTORI
07/04/2009 AD TERREMOTO A L'AQUILA, SI MONTANO LE TENDE DELLA PROTEZIONE CIVILE NEL CAMPO SPORTIVO FATTORI

CASARSA. Non è ancora stata fatta la stima dei danni del maltempo che ha colpito anche Casarsa della Delizia la scorsa settimana, ma l’amministrazione comunale annuncia la redazione di una mappa del rischio per individuare le criticità e risolvere i problemi.

Era stato un fine settimana di allagamenti di strade e di case, ma la conta dei danni non è ancora stata fatta. «Ci stiamo lavorando – afferma il sindaco Lavinia Clarotto –. Adesso abbiamo deciso di promuovere un incontro con la protezione civile e gli uffici tecnici comunali per redigere una mappa del rischio, per evidenziare le criticità e realizzare i correttivi per evitare ancora problemi».

Lavori che per il primo cittadino devono essere realizzati dalla stessa amministrazione, ma anche dall’acquedotto del Basso Livenza e dal consorzio di bonifica Cellina Meduna.

«Per questo dobbiamo ricostruire tutto quanto è avvenuto e poi prevedere dei piani di intervento».

Diversi i punti che hanno evidenziato criticità, a cominciare dalla località Sile, non nuova simili problemi. «In questo caso – afferma il sindaco – si sono rivelati utili i lavori che sono stati realizzati nei mesi scorsi». La strada non è stata chiusa come avveniva in passato anche con meno pioggia, precisa Clarotto, e i problemi si sono registrati nella località Sile ma a causa dell’acqua dalla pontebbana.

L’elenco dell’amministrazione comunale delle vie interessate dai problemi comprende anche via Aguzze («particolarmente colpita» sottolinea il sindaco), via Biasutti, via Trento, via Monte Peralba, via Monte Coglians e via Drina. A San Giovanni i disagi sono stati registrati in una laterale di via Versutta, via Levada.

Una decina, invece, i seminterrati che sono stati allagati a causa dell’innalzamento della falda, come previsto considerata la quantità di acqua caduta in pochi giorni.

Il sindaco, però, evidenzia anche un’altra questione: «In alcuni casi – afferma – mi sono chiesta come mai fosse stata autorizzata la costruzione di abitazioni in luoghi che potevano essere a rischio. Ho scoperto che il Comune, a suo tempo, aveva negato il permesso di edificare in determinate zone, ma alcuni costruttori avevano fatto ricorso al Tar e vinto».

Alla fine, sottolinea, si è verificato quanto aveva previsto l’amministrazione comunale negando l’autorizzazione. «Allora la responsabilità in questi è condivisa – conclude il primo cittadino – e coinvolge più soggetti».

Donatella Schettini

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