Magredi, è braccio di ferro sul Centro di catalogazione

SAN QUIRINO. È tutt’altro che privo di ostacoli l’iter di riavvio del cantiere del primo lotto del Centro di catalogazione Magredi, l’opera avviata nel 2012 dal Comune di Cordenons – in qualità di...

SAN QUIRINO. È tutt’altro che privo di ostacoli l’iter di riavvio del cantiere del primo lotto del Centro di catalogazione Magredi, l’opera avviata nel 2012 dal Comune di Cordenons – in qualità di ente capofila dell’ex Aster, nel parco Brolo di San Quirino – e ferma dal maggio 2014. Quasi tre anni di blocco rischiano di determinare costi aggiuntivi al piano dell’opera, il cui primo lotto ancora da completare è stato già finanziato dalla Regione (1,2 milioni di euro) e dal Comune di San Quirino (800 mila euro). Si tratta dei costi previsti dal contratto d’appalto con l’impresa edile Cardazzo di Fontanafredda a titolo di fermo cantiere e dei costi di ripristino della struttura fin qui costruita, che nel frattempo ha subito degli ammaloramenti.

La quantificazione di questa parte di spesa, che sfora rispetto al piano finanziario che dovrà essere rendicontato in Regione, è in corso, così come il confronto tra i due Comuni su chi dovrà accollarseli. È questo il nodo da sciogliere prima che sia riavviato il cantiere. I fondi a copertura del primo lotto sono già stati trasferiti nel bilancio di San Quirino. A dicembre la giunta cordenonese, al termine di un iter concordato con San Quirino, aveva deliberato l’atto con cui è uscita dalla gestione dell’opera e ha consegnato a San Quirino tutto il fascicolo a essa relativo. Il successivo passaggio formale spetta ora all’amministrazione del sindaco Gianni Giugovaz, che dovrà deliberare per la novazione del contratto con la ditta appaltatrice, ovvero il subentro nell’atto stesso in luogo del Comune di Cordenons.

Chi pagherà i costi aggiuntivi: Cordenons che è stata responsbaile dell’opera fino a pochi mesi fa, oppure San Quirino che l'ha ereditata assieme ai fondi per completarla? Mentre il sindaco di Cordenons, Andrea Delle Vedove, si limita a dire che «i miei uffici hanno già consegnato il fascicolo a San Quirino e la giunta deliberato l’uscita dell'opera dal nostro piano lavori pubblici», a San Quirino le verifiche sono ancora in corso. «Stiamo verificando – dice il sindaco Giugovaz – la documentazione che ci ha inoltrato Cordenons e interagendo con il Comune vicino per completare alcuni dati che mancano». Da parte sua la ditta, informata del cambio di Comune di riferimento, non è ancora al corrente di quando potrà riprendere i lavori.©RIPRODUZIONE RISERVATA

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