Lutto alla Casa dell’Immacolata è morto a 66 anni Ugo Biasoni

È morto nel giorno dell’Epifania, Ugo Biasoni, per lunghi anni uno dei principali collaboratori di don Emilio de Roja, il fondatore della Casa dell’Immacolata. Da qualche tempo soffriva di problemi cardiaci. Lunedì mattina la badante che lo assisteva ha suonato a lungo alla porta di via Chisimaio. Non ricevendo risposta ha chiesto aiuto ad alcuni amici con i quali ha potuto entrate in casa: Ugo giaceva sul letto, ormai privo di vita. Il 112 non ha potuto fare altro che constatare il decesso.
Ugo era molto conosciuto nell’ambiente della Casa dell’Immacolata. Egli stesso era stato ospite della struttura fin da ragazzino: era cresciuto sotto la amorevole attenzione di don Emilio e della sorella Maria, «che si affidavano a lui per tanti compiti a volte molto delicati e che richiedevano molta determinazione», ricordano gli amici dell’associazione Partigiani Osoppo. «Particolarmente significativo fu il suo impegno all’epoca del terremoto del 1976: su indicazione di monsignor Battisti, don Emilio trasferì i suoi ragazzi nella Curia Arcivescovile. Il loro compito era quello di gestire l’imponente mole di aiuti (tende, coperte, materassi, vestiti, biancheria, cibo) che arrivavano da ogni parte del mondo: il materiale era immagazzinato (anche le chiese udinesi furono riempite fino ai soffitti…) e poi distribuito in tutti i paesi del Friuli terremotato. Negli anni successivi Ugo Biasoni ha svolto il ruolo di gestore della mensa della Casa: una mole imponente di lavoro, che andava dal recuperare del cibo ai mercati comunali (quasi sempre donate dai grossisti) alla cottura e alla gestione della dispensa. Ogni giorno infatti bisognava dare da mangiare alle decine di ragazzi ospiti della Casa e non mancavano le occasioni in cui erano organizzati momenti di ospitalità: ad esempio ogni anno, sotto Natale, il pranzo con l’associazione Partigiani Osoppo, oppure con i familiari dei ragazzi ospiti.
Dopo la morte di don Emilio aveva deciso di lasciare la Casa per dedicarsi ad una attività imprenditoriale nel settore del legno, attività che era proseguita per alcuni anni. Chiuso questo capitolo, era stato assunto dalla Cooperativa Solidarietà di don Davide Larice, dove si era occupato della conduzione di una piazzola ecologica a Magnano in Riviera. Oltre al lavoro ha amorevolmente assistito la sorella di don Emilio, Maria, scomparsa nel gennaio del 2005.
«Qualche anno fa – raccontano gli amici dell’associazione Partigiani Osoppo –, alcuni problemi di salute lo avevano costretto a ritirarsi dalla vita lavorativa e ha potuto dedicarsi a mantenere viva la memoria di don Emilio: fondamentale è stato il suo apporto nella recente ricorrenza del centenario della nascita del sacerdote. Lo scorso mese di marzo sono stati organizzati dei momenti per ricordare la sua straordinaria vita che lo ha visto prima prete patriota nelle file della Brigata Osoppo, poi educatore e formatore nel dopoguerra quando si trattava di dare ai ragazzi un mestiere e un lavoro, poi ancora educatore con i ragazzi in difficoltà.
In tale occasione Ugo Biasoni ha fornito la maggior parte del materiale fotografico, documentale e di testimonianza, che ha portato all’allestimento alla Casa dell’Immacolata di una mostra che ancora oggi è visitabile.
I funerali di Ugo Biasoni, saranno celebrati venerdì alle 10.30 nella chiesa del Cimitero di San Vito a Udine: la messa sarà concelebrata da don Gianni Arduini, don Davide Larice e don Tarcisio Bordignon. Al termine della la salma sarà tumulata nella tomba di famiglia a Maniago. —
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