Lungomare di Lignano, il cantiere fa arrabbiare i turisti: «Ci sono troppi disagi»

LIGNANO SABBIADORO. Lo slalom tra i cantieri inizia all’altezza dell’ufficio spiaggia numero 11. Transenne, macchinari, reti rosse, marciapiedi ancora da rifare puntellano il lungomare Trieste fino al bagno 19.
«Un Comune che vive di turismo non può presentarsi con i lavori ancora da finire a giugno. Era ora che venisse fatto questo intervento però quando si inizia un’opera si dovrebbe anche concludere in tempo. Due settimane fa non riuscivo a capire come si faceva ad andare dall’altra parte della strada».
Devis Guagno di Castelfranco Veneto da anni viene in vacanza a Lignano dove ha acquistato un monolocale. Siede a un tavolino del Lido City con l’amico Lodovico Fraccaro. Sono le 11 e la spiaggia è già affollata. «Si vede un’opera incompleta che può dar fastidio» aggiunge.
I primi a lamentarsi del cantiere sono proprio loro, gli ospiti. Che, complice questo maggio dalle temperature estive, hanno riempito la località. A farsene portavoce è Donatella Pasquin, presidente del Consorzio Spiaggia Viva.
«Sono i turisti i primi a essere arrabbiati e increduli per dover subire questi disagi – commenta – e noi non possiamo far altro che scusarci con loro e cercare di spiegare la situazione, devo ammettere con grande imbarazzo.
Ci dispiace veramente che debbano subire rumori, polvere, slalom tra le transenne, senza una segnaletica sulla strada che evidenzi il passaggio pedonale. È anche, e sopratutto, una questione di sicurezza per tutti».
Lino, turista udinese che nella riviera friulana ci viene da 30 anni, racconta della disavventura capitata alla moglie sabato.
«È caduta proprio sul passaggio pedonale visto che c’è un dosso di 40 centimetri non segnalato – spiega –. Anziché dare servizio viene dato un disservizio. Mi sembra un’opera nata già superata, senza innovazione. Sono stato in Croazia e sono molto più avanti nei servizi e nell’ospitalità».
Per Salvatore Sapienza, coordinatore regionale del Sib (Sindacato italiano balneari) «il lungomare è una ferita aperta. I turisti di Lignano sono rimasti male. Se rimangono male loro che sono il nostro tesoro, non va affatto bene. La brutta figura Lignano l’ha fatta nel fine settimana dell'Ascensione, poi di Pentecoste e infine del Corpus Domini».
«La cosa che più preoccupa – continua nel suo ufficio spiaggia 13 – è che non c’è una segnaletica orizzontatole né verticale. C’è una effettiva situazione di pericolo.
Al 3 giugno ci vergogniamo di come la località si presenta». Solo da qualche giorno si riesce a percorrere interamente il lungomare in macchina, dalla Terrazza fino all’ufficio 19, ma i disagi restano per chi si muove a piedi e in bici («ma questa è zona pedonale o ciclabile?» chiede intanto una turista all’amica in sella alla sua due ruote).
Come conferma l’imprenditore Mario Andretta. «Molti dei nostri clienti all’hotel Atlantic se ne sono andati perché stanchi del rumori del cantiere alle sette del mattino – spiega –. Personalmente ho lottato per il mantenimento del doppio filare di alberi e sono contento che sia stato mantenuto.
Ma mi auguro che con una variante vengano recepiti dei miglioramenti aggiuntivi che non comportano uno stravolgimento dell’opera per garantire la sicurezza dei turisti. Penso alla necessità di migliorare l’accessibilità dei mezzi di soccorso, di aumentare i parcheggi per le persone diversamente abili, di incrementare il numero delle rastrelliere per le biciclette».
«Quella che è mancata – conclude –, è stata una corretta informazione: non sono mai stati appesi dei cartelli che informassero i turisti durante il periodo dei lavori su dove andare, dove trovare i varchi aperti e sulle tempistiche dell’opera».
Il Comune, tramite l’assessore al turismo Massimo Brini assicura che «entro questa settimana saranno sospesi i lavori e chiuso il cantiere. Quando si fanno lavori così grandi qualche disagio lo si deve purtroppo mettere in conto».
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