L’ultimo saluto a Serafina Scialò «Adesso finalmente sei in pace»

Celebrati in cimitero i funerali dell’ex compagna di Umberto Tozzi. Il cantante non c’era Il commovente ricordo del figlio: «Una donna fragile e acuta. Si è consumata come una candela»
Udine 29 gennaio 2020 Funerale Ex moglie Umberto Tozzi ©Foto Petrussi
Udine 29 gennaio 2020 Funerale Ex moglie Umberto Tozzi ©Foto Petrussi



Dodici giorni dopo la sua scomparsa, ieri, nella chiesetta del cimitero “San Vito” è stato dato l’ultimo saluto a Serafina Scialò, la musa che ha ispirato il talento di Umberto Tozzi, la madre del loro figlio Nicola Armando.

In tanti, tra parenti e amici, hanno voluto rendere omaggio a Serafina. Non il cantante, compagno di Scialò dal 1979 al 1985 alla quale deve l’ispirazione per successi intramontabili quali “Donna amante mia” e “Ti amo”. Ci ha pensato Nicola Armando a ricordarla.

«Grazie per essere qui. Era una donna dal forte temperamento e dall’intelligenza fine e acuta» ha detto alla fine della celebrazione. «Era una madre amorevole, ma fin troppo fragile – ha aggiunto –. La vita è un dono e non dobbiamo avere paura di soffrire perché è nel momento della difficoltà che riusciamo a comprendere noi stessi diventando persone migliori. Mia madre aveva paura di soffrire e più combatteva la sofferenza senza accoglierla e più faceva del male a se stessa e a quanti le stavano intorno. E purtroppo questo l’ha portata a consumarsi come una candela e a distruggersi giorno dopo giorno».

Finita la storia d’amore con Umberto Tozzi, Serafina Scialò, si era rimboccata le maniche per garantire un futuro al figlio. Negli ultimi anni aveva lavorato come collaboratrice scolastica all’Educandato Uccellis. «Era una collega che abbiamo amato tanto – hanno raccontato alcuni colleghi uscendo dal cimitero –. Era sempre molto disponibile e pronta a dare una mano a tutti».

Dei sacrifici e degli ostacoli che Serafina ha incontrato lungo la sua travagliata esistenza ne ha parlato anche il parroco durante l’omelia: «Serafina ha conosciuto la sofferenza e il sacrificio – ha detto –. Non c’è nessuno che può aggiungere un giorno o un’ora alla propria vita: adesso Serafina ha un posto in cielo».

Nel silenzio della chiesa sembra che tutti gli sguardi volgano alla foto adagiata sulla bara al centro della cappella: un fiore rosa appoggiato sui capelli raccolti in uno chignon e Serafina, elegante, posata di profilo. È nel ritratto di quella istantanea che Nicola Armando ha voluto mostrare ai presenti, per l’ultima volta prima della cremazione, sua mamma. «Che la luce dei tuoi occhi possa tornare viva e intensa. Sicuramente adesso hai raggiunto la serenità e la pace che non avevi più da tempo» ha concluso Nicola Armando.

Serafina Scialò era stata trovata senza vita, lo scorso 17 gennaio, tra le mura della propria casa, in via Percoto. Aveva 63 anni. —



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