Lucio Serafino è il barman più bravo: il suo Ramos fizz domina a Rimini

È il figlio del vicesindaco di Spilimbergo Ester Filipuzzi e di Cesare, un apprezzatore pittore. «Mi sono ispirato alla pop art»

SPILIMBERGO. La vena artistica, la creatività e la fantasia, per loro stessa natura, possono essere declinate nelle forme più varie. La differenza, oltre al talento, la fanno passione, impegno e professionalità, perché anche le capacità più intrinseche vanno stimolate di continuo.

Lucio Serafino, barman di Spilimbergo, figlio del vicesindaco, Ester Filipuzzi, e di Cesare, apprezzato artista, ama quello che fa, e lo sa fare molto bene.

Si fa chiamare “L’Apostolo”, è il suo nome d’arte, un nome che nel mondo del beverage italiano diventa sempre più importante. Serafino, infatti, ha vinto la prima edizione del concorso “Sweet&Shake”, realizzato da Debic, azienda specializzata in prodotti lattiero-caseari e di pasticceria, e Bargiornale, la più importante rivista del settore in Italia, nell’ambito di Sigep, il Salone internazionale gelateria, pasticceria, panificazione artigianale e caffè la cui 40ª edizione si è chiusa ieri a Rimini.

Dopo le selezioni iniziali, in finale il barman spilimberghese ha avuto la meglio sugli altri cinque concorrenti, chiamati come lui a rivisitare la ricetta del Ramos Gin Fizz – drink creato nel 1800 – utilizzando la panna liquida come ingrediente principale.

“L’Apostolo” ha proposto “Honey Pop”, un omaggio alla pop art, corrente che ama particolarmente e che lo ha ispirato anche in questa ulteriore, brillante creazione. Il drink si compone di 4,5 centilitri di Bourbon whisky, 1,5 di sciroppo di popcorn, la medesima quantità di sciroppo di caramello salato e, infine, di 6 centilitri di panna liquida Debic, oltre a un dash di bitter al cioccolato.

«Ho voluto stravolgere la ricetta del Ramos – racconta Serafino – dando un tocco pop, visto che le ultime tendenze del mondo del beverage sono proprio quelle di ricercare l’eccentricità, oltre al gusto: come faceva la pop art agli albori nel suo seguire il consumismo, le mode, i trend. Un po’ quello che sta succedendo nell’ambito del beverage». Una filosofia, tradotta nel drink presentato al concorso di Rimini, che ha convinto la prestigiosa giuria e regalato a Serafino un altro, importante successo, dopo la vittoria alla prima edizione del “Concorso Nastro Azzurro”, a Milano, la terza posizione ottenuta al “Cocktail in the world mixology” di Firenze e le diverse partecipazioni al contest organizzato dalla Campari, uno dei più importanti d’Europa.

“L’Apostolo”, trionfando a Rimini, ha vinto 500 euro, ma, soprattutto, sarà chiamato a creare drink per Debic in occasione di fiere, eventi e manifestazioni. Diventerà, insomma, una sorta di “ambasciatore” del marchio, impegno che coniugherà a quelli che già svolge, in primo luogo il ruolo di bar manager dell’Harry Johnson Speakeasy di Caorle, uno dei locali rivelazione degli ultimi anni in Italia, e di Officina 303, inaugurato di recente a la Salute di Livenza.

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