L'sms della discordia, Rosso (Pd): mi ha offesa. E Govetto (Fi): non è vero

Udine, a scatenare il caso in consiglio comunale è stato un messaggio WhatsApp inviato all’inizio della seduta dal consigliere di Forza Italia alla collega
Udine 20 dicembre sara rosso Agenzia Petrussi foto Turco Massimo
Udine 20 dicembre sara rosso Agenzia Petrussi foto Turco Massimo

UDINE. «Quello che avevo da dire l’ho già detto in aula: mi ha offesa. Altro non voglio aggiungere». Così la consigliera del Pd Sara Rosso chiude la vicenda che l’ha vista protagonista insieme con il collega di Forza Italia Giovanni Govetto.

A scatenare il caso in consiglio comunale è stato un messaggio WhatsApp inviato all’inizio della seduta dal consigliere di Forza Italia alla collega del Pd. «Guarda che con le spalle scoperte, da dietro la sedia, sembra che tu sia nuda. Mi distrai alquanto».

«Così sembri nuda»: l’sms in Comune a Udine scatena la polemica
Udine 28 maggio prmo consiglio comunale Agenzia Petrussi foto Turco Massimo

«Non ho alcuna intenzione di diffondere il testo del messaggio. Mi hanno fatto piacere due cose in questa storia – chiarisce l’esponente della minoranza – il richiamo all’ordine del presidente del consiglio comunale Enrico Berti e le scuse ricevute dallo stesso Govetto».

A infastidire Rosso è stato soprattutto il contesto in cui è avvenuto il fatto, trattandosi dell’aula del consiglio comunale, luogo che, a suo dire, richiederebbe toni e azioni meno “goliardici”.

Ed ecco la replica di Giovanni Govetto: «Il mio messaggio non voleva essere né offensivo né maleducato. La consigliera Rosso si è presentata in aula con le spalle scoperte e glie l’ho fatto notare. Tutto qui».

Govetto si dice sorpreso dal clamore che sta suscitando la vicenda. «Mi sono limitato a farle presente che partecipare a un consiglio con quel tipo di abbigliamento poteva non essere consono. Ho usato un tono simpatico per comunicarglielo.

Lei non ha risposto, prendendo la parola in aula e dicendosi offesa per l’accaduto. Mi sono scusato, ma credo di non aver fatto nulla di disdicevole».

Per Govetto il fatto che Rosso non abbia voluto rendere pubblico il messaggio ha ingigantito una vicenda, a suo dire, non meritevole di un particolare risalto.

 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto