Lotta all’evasione: sarà sospesa la licenza a chi non paga le tasse



I titolari di esercizi commerciali e produttivi che non siano in regola con il pagamento dei tributi comunali potranno vedersi non concessa o sospesa l’autorizzazione a esercitare la propria attività, fino a quando non verrà regolarizzata la posizione tributaria. È una misura decisa all’unanimità, giovedì sera in consiglio comunale, allo scopo di contrastare l’evasione fiscale. Insomma, chi non ha versato Imu, Tari, Tasi o l’imposta sulla pubblicità, dovute per un importo superiore a 500 euro, rischia di vedersi notificata la non sussistenza delle condizioni per la permanenza in esercizio dell’attività. Il regolamento si applica sia alle attività già aperte che a quelle in via di autorizzazione. «Sappiamo che è una misura estrema e speriamo di non doverla mai adottare, ma crediamo sia giusto che tutti paghino le tasse dovute. Siamo tra i primi, se non il primo Comune, che decide di adottare questa soluzione in Regione. Una scelta che speriamo porti a sanare diverse situazione contributive, in modo da poter poi rendere la tassazione locale più equa possibile, fornire sempre più servizi ai cittadini, salvaguardare le persone con maggiori difficoltà» commenta il sindaco Francesco Martines. Cosa accadrà quindi concretamente? L’ufficio commercio e attività produttive del Comune di Palmanova invierà all’ufficio tributi l’elenco dei soggetti in possesso di licenze, autorizzazioni e concessioni attive e dei quali è necessario verificare la posizione d’irregolarità tributaria. Quest’ultimo avvierà le relative verifiche. Nel caso in cui vengano riscontrare mancanze, comunicherà l’avvio del procedimento e assegnerà un termine di 60 giorni per la regolarizzazione della posizione tributaria. In caso di mancato pagamento entro i termini previsti, verrà notificato il provvedimento di sospensione. «L’obiettivo – ha detto in consiglio anche Luca Marzucchi per la minoranza – è soprattutto quello di prevenire, non tanto quello di reprimere. Un’azione necessaria, specie in tempi di bilanci risicati come quelli attuali». —

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