L’orso Francesco fa razzia di pecore nel borgo di Pani

Il blitz nella notte fra venerdì e sabato: uccisi quattro animali Il proprietario ha messo la fototrappola e lo ha immortalato

ENEMONZO. Torna l’orso a Pani, piccola località di Enemonzo e uccide le pecore di Alessandro Cosano. Si tratta di un ritorno il suo, in quanto si ripete quanto accaduto nel 2010 quando altre pecore erano state prese di mira del plantigrado in cerca di prede.

Il fatto è accaduto nella notte fra venerdì e sabato scorso. Cosano aveva lasciato il suo piccolo “gregge”, in tutto erano cinque pecore, radunate in un recinto all’aperto. «Sono sceso in paese – è il racconto di Cosano - venerdì sera alle 21, poi verso le 2 di mattina del giorno successivo sono risalito in Pani e ho visto che mancavano quattro bestie».

Dopo aver fatto una ricognizione nei dintorni, Alessandro ha trovato due delel sue pecore oramai morte e una gravemente ferita. Ce n’era un’altra terrorizzata ancora nel recinto mentre l’ultima mancava all’appello.

«Fattosi giorno, ho scoperto - prosegue l’allevatore – che l’orso aveva nascosto una pecora, oramai morta, sotto un letto di foglie». Deciso a capire chi fosse l’autore della strage – visto che due anni fa alcune pecore sono state razziate da altri animali – Cosano ha installato nella zona una fototrappola che nella notte successiva ha immortalato l’autore del misfatto. La fotocamera ha infatti ripreso un orso adulto, fornito di collare, che agevolmente è riuscito a scavalcare il recinto in ferro e, incurante pure di un filo spinato, si è introdotto nell’area in cui si trovavano le pecore la sera precedente.

«Credo si tratti di Francesco, l’orso che da tempo gironzola nella zona – azzarda l’allevatore –. Si è recato nel sito dove aveva nascosto la pecora la sera precedente, e dopo averla dissotterrata l’ha portata a qualche metro di distanza per cibarsene lasciando sul posto solo brandelli di pelliccia».

Cosano ha avvisato i veterinari dell’Azienda per l’assistenza sanitaria, i tecnici hanno prelevato campioni appartenenti sia alle prede che al predatore per verificare lo stato di salute degli animali. Cosano sconsolato ha dovuto accontentarsi, al momento, di portare in salvo l’unica pecorella scampata al banchetto dell’orso.

La conferma che si tratti dell’orso Francesco viene dall’Università di Udine che monitora il plantigrado. «Francesco - spiega Stefano Filacorda – ora è un orso adulto, di 10 anni, che sebbene in passato si fosse dato alla predazione di animali domestici, da diversi anni aveva cambiato alimentazione, assumendo un regime vegetariano». L’attuale comportamento si ritiene sia dovuto al fatto che Francesco ha avuto un letargo breve, trascorso in Carnia dove vive. Molto dimagrito si è recato in un terreno già conosciuto, che aveva visitato negli anni scorsi, cibandosi sempre di agnelli, in una situazione ambientale particolare appena fuori dal bosco. L’orso viene ora monitorato continuamente per l’incolumità delle gente, degli animali domestici e di se stesso.

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