Lo Scarpandibus ridotto a covo di sbandati

CODROIPO. È stata per intere generazioni di friulani uno dei templi della movida, tappa obbligata per il popolo che non riusciva proprio a rinunciare al divertimento del sabato sera. Oggi la discoteca Scarpandibus - chiusa ormai da anni - è terra di conquista di sbandati che si rifugiano al suo interno per consumare qualche dose di droga.
È successo nei giorni scorsi, quando i carabinieri di Codroipo hanno sorpreso all’interno del fabbricato di viale Venezia cinque giovani, che rischiano ora la denuncia per il reato di invasione di terreni ed edifici. Due di loro, già noti alle forze dell’ordine, sono stati trovati in possesso di pochi grammi di hascisc, marijuana ed eroina e quindi segnalati alla Prefettura.
La struttura che un tempo ospitava lo Scarpandibus è oggi all’asta, dopo il fallimento dell’ultimo proprietario dell’immobile. Dovrebbe essere dunque vuota, inutilizzata. Per questo i carabinieri della stazione di Codroipo hanno drizzato le antenne quando hanno notato movimento attorno al capannone. Allertato il Coveg, l’istituto per le vendite giudiziarie di Udine, hanno effettuato un sopralluogo, trovando all’interno del fabbricato cinque giovani, tutti identificati.
Tra loro, anche un ragazzo del 1995, residente a San Vito di Livenza, già noto alle forze dell’ordine e già colpito da un divieto di ritorno sul territorio comunale di Codroipo: con sé aveva 0,3 grammi di marijuana e 0,6 di eroina. Un ventunenne che era con lui, sottoposto a divieto di avvicinamento ai propri familiari per maltrattamento, è stato trovato in possesso di 0,3 grammi di hascisc. Il veneto è stato denunciato in stato di libertà per la violazione della misura di prevenzione.
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