Lo choc dei colleghi di Chiara Dorotea: «Viviamo queste ore in un’atmosfera irreale»

PALMANOVA. «Stiamo vivendo un’atmosfera irreale»: così il responsabile della filiale di Palmanova della Crédit Agricole FriulAdria, Valter Colonna. Alla notizia della morte di Chiara Dorotea è rimasto letteralmente senza parole, così come i colleghi della banca di borgo Cividale 16 di Palmanova dove la giovane lavorava dal 23 dicembre scorso.
«Siamo tutti frastornati – racconta – e fatichiamo a credere che davvero sia potuto accadere una cosa simile a Chiara. Non la conoscevamo da molto, ma lei aveva un carattere solare, era sempre sorridente, desiderosa di imparare. Si è fatta subito benvolere da tutti».
La filiale di Palmanova conta 5 dipendenti e, in un contesto simile, è facile immaginare che bastino poche settimane per stringere relazioni e conoscenze.
«Tra noi – prosegue il responsabile – collaboriamo, i ruoli sono spesso intercambiabili e Chiara era estremamente disponibile a rendersi utile. Siamo tutti dispiaciutissimi per quanto accaduto. Non posso pensare a quel telefono che suonava a vuoto, mentre cercavamo di contattarla…».
Chiara aveva conseguito la Laurea magistrale nel 2018 a Trieste in Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale e aveva approfondito la propria formazione con diverse esperienze professionali, corsi, master, tra cui lo scorso anno uno alla Bocconi sulla leadership femminile.
Dopo la laurea aveva lavorato alla CiviBank per sette mesi e, a novembre 2019, nella filiale di Gorizia della Crédit Agricole FriulAdria. Qui aveva ricoperto la mansione di assistente alla clientela, ruolo adatto a persone spigliate e predisposte al contatto con il pubblico, doti che non le mancavano.
A inizio dicembre si era spostata ad abitare a Cividale. E il 23 dello stesso mese era stata trasferita alla filiale di Palmanova.
«Nonostante fosse una new entry, era già ben inserita – racconta ancora il responsabile della filiale – e si capiva che era una persona che aveva davanti a sé grandi prospettive sia dal punto di vista umano sia professionale. Mi sembra incredibile quanto successo. Se penso che soltanto ieri, a tavola tra colleghi, si parlava di progetti, auto, trasferimenti, desideri, come è normale che sia per una giovane di 27 anni». —
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