L’intimo saluto a Marzio Strassoldo

CERVIGNANO. Una cerimonia intima e strettamente privata per l’ultimo saluto all’ex presidente della Provincia ed ex rettore dell’Università di Udine, Marzio Strassoldo, scomparso giovedì sera, nel suo castello, a causa di un male incurabile. Aveva 77 anni.
Una quindicina di persone, tra parenti e amici più stretti, ieri mattina, hanno partecipato al rito funebre, celebrato da don Moris Tonso, nella piccola chiesetta privata della famiglia Strassoldo, adiacente ai castelli. All’esterno della chiesa, come forma di rispetto nei confronti di un uomo stimato e ben voluto, una decina di persone, tra autorità, docenti universitari, ex collaboratori, amici e conoscenti, hanno atteso l’uscita del feretro dalla chiesa di famiglia.
Tra i presenti anche il presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, il vice Franco Mattiussi. «L’atteggiamento della famiglia – commentano di Mattiussi e Fontanini – è comprensibile visto il trattamento che, in passato, è stato riservato a una persona che aveva molto a cuore il Friuli e che si è spesa per il mantenimento della lingua e dell’identità friulana. Marzio non ha ricevuto, soprattutto da certa politica, il necessario sostegno e il rispetto che sarebbe stato d’obbligo».
Sconvolti dal dolore i familiari. Il fratello Raimondo si rivolge a chi non ha potuto entrare in chiesa. «Non è stata, da parte nostra una chiusura nell’orgoglio nobiliare. Mi dispiacerebbe passasse questo messaggio. Abbiamo invitato alla cerimonia funebre le persone con le quali abbiamo avuto un rapporto più stretto.
Oltre ai parenti hanno partecipato al funerale alcuni collaboratori che, da tanti anni, hanno lavorato assieme a noi per la gestione della campagna, come Riccardo Zanetti, Angelo Benacchio e Alma Ponta per la vigna. In rappresentanza del paese c’erano la presidente della Pro loco «Amici di Strassoldo», Danila Martinelli, assieme al vice Mattia Millo».
La famiglia Strassoldo ha voluto che alla cerimonia fossero presenti anche Carletto Bonutti e Albano Lazzaro, che per tanti anni si sono occupati della manutenzione del fabbricato giardini, Walter Pech e Franca Zaia, collaboratori di famiglia. «Walter e Franca - confida Raimondo - per noi sono come un secondo padre e una seconda madre. Sono tutte persone alle quali siamo molto legati dal punto di vista affettivo. Per questo motivo abbiamo scelto di organizzare la cerimonia in forma privata».
Occhi lucidi e tanta commozione, dentro e fuori dalla chiesa. Lunghi abbracci, strette di mano e la consapevolezza di aver perso un uomo che ha indubbiamente lasciato il segno. Il sindaco, Gianluigi Savino, ha espresso ai familiari la vicinanza della comunità. «Abbiamo rispettato la volontà e la decisione della famiglia. Nei prossimi giorni contatterò i familiari e per esprimere il cordoglio dei cittadini per questa grave perdita».
Marzio Strassoldo lascia la moglie Ombretta, il figlio Riccardo, la nuora Sonia con il piccolo Nikolò, i fratelli Raimondo e Nello Giorgio, la cugina Gabriella, la nipote Barbara, il pronipote Gabriel e i consuoceri.
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