L’imprenditore D’Odorico rapinato in villa

Moruzzo: l’immobiliarista udinese, presidente del Gallipoli in serie B, affrontato da almeno due banditi armati
Armati di coltello e travisati l’hanno costretto ad aprirgli la cassaforte con la collezione d’orologi preziosi e vari gioielli, ma poi sono stati disturbati accontentandosi d’una valigetta e una borsa con oggetti di valore. Quindi l’hanno rinchiuso in una stanza.


È andata più o meno così la rapina subìta dall’imprenditore udinese Daniele D’Odorico, immobiliarista e presidente del Gallipoli calcio in serie B. Sul caso stanno indagando gli agenti della Squadra mobile coordinati dal sostituto procuratore Claudia Danelon. Il loro riserbo è strettissimo anche sui particolari del fatto e, soprattutto, sulla dinamica.


A quanto pare gli inquirenti si sono mossi come sempre cercando elementi di riscontro a quanto raccontato da D’Odorico, che da parte sua – da una barca in Sardegna – ha fatto sapere telefonicamente di non voler dire nulla di quanto gli è accaduto e di avere la massima fiducia nel lavoro della polizia.


Nella sua villa in via Borgo Bassi a Brazzacco, frazione di Moruzzo, sulle colline moreniche, i banditi – verosimilmente due – la scorsa settimana hanno atteso giovedì sera tardi l’arrivo dell’imprenditore, che a quanto pare aveva appena perso un aereo per andare a Gallipoli. Forse lo stavano seguendo, dunque.


Sta di fatto che l’azione dei banditi, armati di coltelli e travisati in volto, è stata fulminea nella ricerca precisa della cassaforte subito dopo che l’imprenditore è sceso dalla sua Mercedes, entrando nel grande giardino della villa. La valigetta e un borsone che si trovavano nella vettura sono finiti nelle mani dei rapinatori, che secondo il racconto dell’imprenditore non hanno esitato a puntargli il coltello alla gola per agire.


Qualcosa però è andato storto, perché a un certo punto, pur avendo le idee ben chiare nel voler entrare in villa per aprire la cassaforte con orologi e gioielli, D’Odorico è stato costretto a chiudersi in una piccola costruzione nel parcheggio della villa e quindi ha intuito che a piedi i rapinatori se n’erano andato.


Il giorno dopo si è presentato in questura per esporre i fatti. In questi giorni a Brazzacco e Moruzzo le voci sulla rapina subìta da D’Odorico si sono rincorse. Anche in città, dove l’imprenditore è piuttosto conosciuto, la notizia dell’episodio è circolata, addirittura facendo supporre che il bottino si aggirava sul mezzo milione di euro e che i banditi fossero ben quattro, armati di pistola, con passamontagna calzati in testa. Addirittura si sono cercati riscontri su persone che l’imprenditore ha in qualche modo conosciuto negli ultimi tempi.


Gente che avrebbe potuto sapere, per esempio, lo stato del funzionamento del sistema di videosorveglianza nella villa e altri particolari sulla casa dell’imprenditore, nella quale giovedì sera non c’erano altre persone all’interno. Da parte sua D’Odorico ha ribadito di voler aspettare gli esiti delle indagini della polizia, non nascondendo il fatto d’essere fiducioso su una rapida soluzione del caso. Ufficialmente – anche se la questura non l’ha confermato – il bottino della rapina si aggira sui diecimila euro.

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