«L’impianto di compostaggio: alla Bioman record mondiale»

MANIAGO. «A Maniago si detiene il record mondiale di impatto ambientale: nel mondo non esistono impianti di compostaggio dalle dimensioni che hanno Bioman nella città del coltello e Sesa a Este, aziende che fanno riferimento alla stessa persona. Per fare un esempio, il più grande impianto della Cina riceve 638 tonnellate al giorno di rifiuti, mentre Bioman sino a 1.500 al giorno, ossia più del doppio. Altro esempio: il più grande impianto del Nord America tratta 250 mila tonnellate di umido l’anno, Bioman invece 315 mila, per ora, e Sesa 465 mila». È lo sfogo dell’ex consigliere regionale del M5s, Eleonora Frattolin, da sempre vicina ai comitati ambientalisti anche del Maniaghese, dopo che il consiglio comunale, coi soli voti favorevoli della maggioranza Carli, ha dato il via libera all’ampliamento di Bioman, che tratta la frazione umida del rifiuto. Una scelta che non è andata giù in primis ai comitati, che hanno messo in evidenza che «politica e impresa hanno vinto, ma il territorio ha perso».

«Uno studio scientifico su quale sia la scala economicamente ottimale per un impianto di compostaggio dei rifiuti urbani in Asia ha rivelato che gli impianti di compostaggio di media scala hanno una migliore opportunità di essere finanziariamente sostenibili – ha aggiunto Frattolin –. I rifiuti in ingresso e la qualità del prodotto di questi impianti sono più controllabili rispetto agli impianti di compostaggio di larga scala. Questi ultimi, con la complessa pre-lavorazione meccanica per rimuovere materiali non compostabili, hanno ampiamente fallito nei loro compiti. Difficilmente esiste un sistema meccanico in grado di identificare e separare adeguatamente tutti i materiali nei rifiuti misti per garantire la produzione di compost di buona qualità. Inoltre, c’è un fallimento nel processo di compostaggio stesso a causa del fallimento nella comprensione della natura dei processi biologici. I batteri del compost, gli insetti e i microrganismi richiedono determinate condizioni ambientali per prosperare. Se queste condizioni sono assenti o interrotte, ciò influisce negativamente sul processo di compostaggio e sulla sua qualità».

Frattolin ha quindi concluso che «solamente in Italia promuoviamo impianti fuori da ogni logica. Sono le dimensioni di questi impianti che non trovano alcuna giustificazione. Per esempio Bioman ha una capacità di trattamento di rifiuti in ingresso che è tre volte la produzione di tutta la regione Friuli Venezia Giulia. Quindi importa rifiuti da mezza Italia».

Il dibattito sulle questioni ambientali del Maniaghese non accenna dunque a esaurirsi. —

G.S.

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