Limitazioni notturne al suono delle campane datate novembre 1995
Reca la data del 21 novembre 1995 ed è a firma dell’allora vescovo di Concordia-Pordenone, monsignor Sennen Corrà: dagli archivi spunta un’ordinanza della Curia che imporrebbe alla parrocchia di Erto di spegnere le campane durante le ore notturne. A rispolverare l’ormai datata direttiva ecclesiastica è il consigliere comunale David Pezzin dopo la polemica tra alcuni turisti e numerosi residenti e persone originarie della valle. I primi chiedono di poter alloggiare serenamente a Erto, i secondi che venga rispettata la tradizione e che la torre della chiesa continui a scandire il tempo come ha sempre fatto.
«Esiste un ordine categorico rivolto a tutti i sacerdoti di non accendere i dispositivi prima delle 7 e che gli stessi vengano sospesi a partire dalle 23 – ha ora puntualizzato, documento alla mano, l’esponente della minoranza -. Monsignor Corrà ha testualmente preso atto del mutamento delle abitudini e delle esigenze della popolazione. Viene citato anche l’orientamento della giurisprudenza in materia di rispetto del riposo altrui. Del resto nessuno fa più riferimento al campanile per accertare l’ora esatta. Nelle disposizioni della diocesi viene anche imposto un drastico taglio alla durata della fonte rumorosa, di norma limitata a un minuto al massimo».
La circolare della Curia è entrata in vigore il 3 dicembre 1995, prima domenica d’Avvento, ma non è stata subito recepita all’unanimità. Tanto che altre parrocchie, soprattutto quelle più piccole e periferiche, restano tutt’oggi “fuori norma”. Da parte sua Pezzin comprende le esigenze della comunità di salvaguardare quello che viene vissuto come un pezzo di storia dei propri avi, ma propone una mediazione, «magari cominciando a non far più scandire i quarti d’ora intermedi».
La protesta degli abitanti contro la richiesta avanzata dagli escursionisti ha alimentato vivaci dibattiti anche sui social. —
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