Lignano, il sindaco boccia i lavori: «Lungomare da rifare»

LIGNANO. Buche non rattoppate, pavimentazioni realizzate male, finiture da completare e, in molti casi, da rifare. Un lungomare ammaccato quello che si presenterà ai turisti quest’estate. Sono tanti infatti i lavori che, con la riapertura del cantiere a ottobre, saranno oggetto di un completo rifacimento. Ad ammetterlo è stata la stessa impresa che sta eseguendo i lavori di riqualificazione di viale Trieste.
L’elenco è lungo, lunghissimo. E a farlo, nel consiglio comunale di martedì sera, è stato il sindaco Luca Fanotto sollecitato da un’interrogazione presentata dai consiglieri di opposizione Giovanni Iermano e Carlo Teghil. Un elenco, che di fatto, è una bocciatura su come sono stati realizzati gli interventi. Si parte dalla pavimentazione a rombi «venuta perfettamente in laboratorio quando è stata fatta la campionatura mentre quando l’hanno gettata in loco, a causa di fattori chimici, si sono creati diversi livelli al momento della solidificazione».
E si continua: «Ci sono alcune pavimentazioni in pietra dei plateatici che non sono venute bene, così come alcune porzioni della pavimentazioni del ghiaino lavato verso via Sabbiadoro compresi i percorsi tattilo plantari, alcune parti degli arredi sono da sostituire, e sono da rifare varie finiture tra cui la fontana, i chiusini, i raccordi, le canalette della raccolta delle acque, i cordoli, e la rasatura della copertura del muretto di contenimento della zona demaniale» ha elencato Fanotto.
«La stessa impresa esecutrice – ha riferito – ha ammesso che certe lavorazioni non sono state eseguite bene poiché ci sono stati dei problemi tecnici, fisici e chimici».
Criticità, queste, che sono oggetto di stesura di una relazione di contestazione della direzione lavori nei confronti dell’impresa esecutrice «affinché poi si apra la procedura per permettere il rifacimento di quello che non è stato fatto bene. Le squadre che hanno lavorato sono varie, alcune hanno fatto bene il loro lavoro altre no, sono tutti consapevoli che certe lavorazioni devono il prossimo autonno dovranno essere rifatte». Il sindaco però vuole spegnere subito la polemica.
«Il lungomare non è finito – ha dichiarato –. Il cronoprogramma prevede due anni di lavori quindi si aspetti di giudicare quando l’opera sarà conclusa. Devo ammettere che si tratta di una situazione normale che si verifica anche in altri cantieri. Mi sembra che tutti vogliano creare un sentimento di malessere. L’opposizione l’ha cercato di fare nei cinque anni precedenti e il risultato alle elezioni non l’ha premiata. Del resto, tutti avevano detto che gli alberi saprebbero caduti ma non è andata così».
Il lungomare, i cui lavori sono stati affidati alle imprese riunite in Ati Polese/ Adriacos - è di nuovo percorribile per tutta la sua lunghezza, il cantiere resterà aperto solo nell’area dell’ex pronto soccorso ma sarà mascherato con dei rendering. «Meno male che il cantiere doveva essere tolto – ha dichiarato il consigliere Iermano – entro questo fine settimana. Ci sono ancora molte zone transennate. Ho un elenco infinito di cose che sono state eseguite in modo approssimativo.
Quello che mi spaventa è che in un lungomare rimasto chiuso per tanto tempo sono stati commessi così tanti errori senza contare le situazioni di pericolosità che ci sono ancora con buche, ghiaia, dislivelli di 40 centimetri e assenza di segnaletica. Qualcuno avrebbe dovuto controllare prima». La minoranza ha preannunciato che presenterà una mozione al prossimo consiglio comunale.
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