Liberate le cicogne all’Oasi dei Quadris ma senza pubblico

/ Fagagna
L’apertura dell’Oasi dei Quadris di Fagagna che solitamente veniva effettuata la prima domenica di marzo come oggi è stata annullata causa normative anti Covid. A questo si va ad aggiungere un problema burocratico generato dal decreto legislativo 73/05 il quale stabilisce come qualsiasi struttura dove ci sono animali esposti più di sette giorni all’anno viene considerata zoo. Il presidente dell’associazione di volontari che gestisce l’Oasi Enzo Uliana tiene a precisare che non considera la struttura zoo in quanto «molti animali sono liberi e, per come è organizzato, il centro assomiglia più a un parco che a uno zoo. Per questo noi vogliamo mantenere la nostra caratteristica così com’è conosciuta e apprezzata per la sua unicità a livello nazionale». Nel frattempo, la giunta comunale in collaborazione con Regione e Università di Udine si sta adoperando per trovare una soluzione nel più breve tempo possibile. «Il passaggio da oasi a zoo comporterebbe una regolamentazione più complicata, come quella di tenere gli animali custoditi in spazi appositi, e non liberi come nel nostro caso tutto questo non rientra nello spirito per la gestione e la protezione della natura che quotidianamente viene incarnato a un gruppo di appassionati volontari – osserva Uliana. Ringraziamo le migliaia di persone che continuano a chiamarci per sapere quando apriremo e continuano a visitare il nostro sito. Solo nel mese di gennaio abbiamo avuto 12.500 visualizzazioni. Questo per dire - aggiunge il presidente - quanto ormai negli anni venga apprezzato il nostro centro. Durante i week end, specialmente in questi ultimi caratterizzati dal bel tempo, il parcheggio antistante ai cancelli di ingresso è gremito di vetture con persone che vorrebbero accedere al parco. Il 3 marzo scorso sono state liberate sei cicogne tre maschi e tre femmine. Fino al 2019 il rilascio veniva considerato un evento pubblico destinato soprattutto ai bambini ora, causa pandemia invece è stato eseguito solo privatamente dai volontari come spiega Dima Lauzzana storica collaboratrice. —
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