L’ex caserma Zucchi diventa un ostello per i soggiorni alpini

CHIUSAFORTE. «È sempre un piacere per noi accogliere gli alpini del Battaglione Cividale per il loro annuale raduno – ha affermato il sindaco di Chiusaforte Fabrizio Fuccaro – anche se è evidente che avremmo voluto che gli alpini fossero presenti con continuità come in passato quando qui, alla caserma Zucchi, avevano la loro sede, dal 1963 al 1996».

Il commento del sindaco, intervenuto in occasione dell’iniziativa promossa dall’Associazione Fuarce Cividat, che ha dedicato al Chiusaforte un’intera giornata è giunta assieme al ringraziamento della comunità di Chiusaforte.

Nel capoluogo, infatti, vivevano almeno 1.600 persone legate al battaglione: gli alpini e le famiglie del personale (si trattava di sottufficiali e di ufficiali). Questo ha creato un legame indissolubile con la comunità.

Ed ora, quando questi ritornano in occasione del raduno sono accolti con affetto dalla popolazione che non dimentica. Non solo da un gruppo di loro, ricorda il sindaco, è partita la proposta, che l’amministrazione comunale sta facendo propria, di recuperare la palazzina della caserma Zucchi che ospitava le camerate del Cividale, adattandola a ostello per accogliere gli alpini che desiderano soggiornare anche con le loro famiglie nel luogo del servizio militare.

«Certamente una bella idea – ha commentato il primo cittadino – e su questo progetto ho già coinvolto l’assessore regionale Pierpalo Roberti, per poter contare sulle risorse finanziarie indispensabili per la fase progettuale che per l’esecuzione dei lavori».

Ecco l’ulteriore obiettivo per un comune che più d’ogni altro si è impegnato nella riconversione dei beni ex militari. Nel compendio della caserma Zucchi, infatti, hanno trovato gli opportuni spazi svariate aziende operative e una palazzina ospita tre mostre permanenti allestite da associazioni di volontariato. –

G. M.

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