Levigatura fallisce, condannati per crac due amministratori

Due condanne e un’assoluzione: si è chiusa così la seconda tranche in dibattimento del procedimento penale per bancarotta fraudolenta sul caso Levigatura 2010, azienda con due sedi, l’una a Gruaro, l’altra a Villotta di Chions, dichiarata fallita nel 2011.
Nel mirino degli inquirenti gli amministratori di fatto dell’azienda (una coppia di Portogruaro difesa dall’avvocato Federico Boni) e un intermediatore che secondo l’accusa ha avuto un ruolo nella cessione fittizia della società.
Elio Zucchetto, 66 anni, di Portogruaro, è stato condannato a quattro anni e un mese di reclusione, tenuta conto della recidiva, e all’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. La moglie Giuliana Scherlich, 55 anni, è stata condannata a due anni con la sospensione condizionale della pena. Entrambi sono stati inabilitati all’esercizio d’impresa, lui per otto anni, lei per due anni.
È stato assolto invece dal tribunale collegiale per non aver commesso il fatto Alfeo Pessotto, 68 anni, di Brugnera, difeso dall’avvocato Sergio Gerin.
Il pubblico ministero Federico Facchin aveva concluso per la condanna di Zucchetto a quattro anni di reclusione, di Scherlich a tre anni e sei mesi di reclusione e per l’assoluzione di Pessotto. L’avvocato Doni ha osservato che Zucchetto gestiva semplicemente la filiale di Villotta di Chions e che Scherlich invece faceva l’impiegata amministrativa e contabile.
La difesa dei due imputati ha osservato che Flavio Piovesana, uscito di scena dall’inchiesta con un patteggiamento in udienza preliminare, sulle cui ultime dichiarazioni si fonderebbero secondo l’avvocato Doni le accuse, è il vero ideatore, non un semplice prestanome. Il collegio difensivo ha contestato la credibilità del correo, osservando che ha reso sei dichiarazioni confessorie, l’ultima delle quali in dibattimento, fra loro diverse. —
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