L’esperto mette in guardia dal “fai da te”: meglio rivolgersi ai distretti sanitari
Mandragora, colchico, aconito, cicuta, belladonna. Sono solo alcuni dei nomi di erbe velenose che possono facilmente essere confuse con piante innocue. Purtroppo capita di raccoglierle, senza conoscerle, in giardini, prati, boschi. E di farle finire nel piatto.
«La fantasia della gente in tema di funghi ha dell'incredibile - ha commentato qualche tempo fa il dottor Claudio Angelini, responsabile dell'Ispettorato micologico dell'Azienda sanitaria del Friuli Occidentale. Ancora oggi identificano le varie specie sulla base di assurde credenze popolari. A questo ora si aggiunge internet: confrontano il fungo che hanno raccolto con le immagini che trovano nel pc e si convincono che sia commestibile». In realtà, se non si è proprio degli esperti, i funghi vanno sempre fatti controllare».
Oltretutto, da aprile a novembre lo si può fare gratuitamente rivolgendosi ai distretti sanitari di Porcia, in via delle Risorgive (dove ha sede l'Ispettorato micologico), da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 10.30; di Sacile, in via Ettoreo 4, e di Maniago, in via Unità d'Italia 19, da lunedì a venerdì dalle 8 alle 9. Negli altri periodi dell’anno è bene informarsi presso esperti.
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