Le volpi fanno razzia di galline Si teme l’infezione da cimurro

Pollai devastati a Pozzuolo: gli animali per nutrire la cucciolata si spingono vicino alle case per cercare cibo Il servizio venatorio regionale: in primavera aumentano le incursioni. I cani devono essere vaccinati

POZZUOLO. La volpe, sempre più diffusa nelle nostre campagne, si avventura fin nei dintorni degli abitati a cercare cibo per i piccoli. Si moltiplicano le segnalazioni di pollai devastati: è accaduto recentemente a Carpeneto in due casi e anche a Terenzano.

«In cinque giorni mi sono sparite 15 galline» riferisce sconcertata una residente di Carpeneto che ha la casa ai margini dell’abitato. Qualcuno può pensare che si tratti di ladruncoli, come accadeva un tempo. Ma le piume sparpagliate, una gallina sgozzata e lasciata sul posto denunciano il passaggio della ladra per amore di cucciolata.

In proposito abbiamo chiesto chiarimenti al servizio venatorio regionale: «D’inverno le volpi si accontentano di azzannare un fagiano o una lepre ogni tre quattro giorni – informano gli agenti –, ma in primavera quando hanno i piccoli devono nutrirli con molta carne e la campagna non offre prede facili a sufficienza. Ecco allora che vengono presi di mira i pollai che danno sulla campagna, ma spesso anche quelli fra le case. La gente si lamenta degli ammanchi – proseguono gli agenti della forestale regionale –, ma bisogna convincersi che le recinzioni devono avere determinate caratteristiche per resistere con sicurezza agli attacchi della volpe. La rete deve essere interrata almeno per 40 centimetri, perché è possibile che vi scavi un tunnel, e il recinto deve essere chiuso anche nella parte superiore, in quanto la predatrice è in grado di arrampicarsi sulla rete anche per due metri e mezzo con una gallina tra le fauci, come hanno mostrato le immagini catturate con fototrappole».

La volpe, nonostante la campagna di abbattimenti invernali disposta per contenere il proliferare degli individui, continua a diffondersi troppo. Per esempio nel territorio di Pozzuolo, come informa ancora il servizio regionale, si stima ne vivano 50 coppie. Si annidano nei luoghi abbandonati delle ex discariche, tra gli arbusti in riva al Cormôr. Si muovono di notte, ma i cacciatori e chi frequenta la campagna meno coltivata segnalano di aver notato anche di giorno i maschi azzuffarsi nel periodo degli amori.

In questo periodo la presenza della volpe nei luoghi abitati si complica per la segnalata infezione da cimurro riscontrata in parecchi esemplari, nella zona a nord di Udine fino alla pedemontana. «Sono in pericolo i cani – avvertono al servizio forestale – che vanno vaccinati contro il cimurro. Si tratta di un contagio che può essere letale per l’animale infetto. Di solito cani e volpi non vengono a contatto, si evitano». L’attacco ai pollai quindi deve indurre a precauzioni per chi ha in casa animali da compagnia.

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