Le specialità chirurgiche sempre più al top «L’ospedale è attrattivo, 890 gli interventi»

Urologia, Bariatria e Senologia all’avanguardia in Italia con pazienti in aumento. Previsto un potenziamento degli organici
Bumbaca Gorizia 23.12.2019 Sindaco visita ospedale © Foto Pierluigi Bumbaca Bumbaca Gorizia 10.01.2020 Sindaco visita ospedale © Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 23.12.2019 Sindaco visita ospedale © Foto Pierluigi Bumbaca Bumbaca Gorizia 10.01.2020 Sindaco visita ospedale © Foto Pierluigi Bumbaca



Viaggio all’inferno e ritorno in paradiso. Fino a qualche anno fa pareva che le attività chirurgiche dell’ospedale di Gorizia fossero destinate a trasformarsi in un mero presidio. O poco più.

Ma, oggi, grazie al lavoro appassionato di medici e infermieri e al supporto dell’Azienda sanitaria, alcune specialità sono diventate importanti punti di riferimento in Friuli Venezia Giulia e all’avanguardia in ambito nazionale.

Il riferimento è ai reparti di Urologia (diretta dal professor Fabio Vianello) e Bariatria e Senologia (guidate dal professor Alessandro Balani primario delle chirurgie): reparti che hanno ricevuto la visita del sindaco Rodolfo Ziberna e dall’assessore al Welfare Silvana Romano, insieme al consigliere delegato ai rapporti con l’Azienda sanitaria, Celestino Turco.

A illustrare, per primo, i notevoli progressi è stato il dottor Vianello che ha mostrato agli amministratori anche le nuove attrezzature arrivate in reparto, fra cui una colonna laparoscopica 4K di ultima generazione con tutti gli strumenti chirurgici necessari agli interventi urologici, che hanno consentito di far crescere gli interventi in laparoscopia. Ma, oltre a migliori dotazioni, nella struttura è arrivato anche un rinforzo in termini di personale con una curiosità, visto che i pazienti di questa specialità sono maschi. Su sei medici oggi in attività, infatti ben quattro sono donne. «Siamo già in numero superiore a quando sono arrivato – sottolinea il primario Vianello – ma, presto arriveranno altri due urologi per i quali è già stato pubblicato il concorso».

Già così, però, i numeri sono davvero eccellenti «per quanto concerne la attività chirurgica: nel 2019 abbiamo eseguito 890 interventi contro gli 807 del 2018 e gli 827 del 2017. La cosa più importante, però – evidenzia Vianello – è il tipo di interventi che abbiamo effettuato visto che il peso specifico di un reparto di Urologia viene calcolato in base al numero di cistectomie radicali, l’asportazione della vescica per neoplasia e la conseguente derivazione urinaria e sono ritenuti centri ad altro flusso quelli che superano i 20 interventi. Ebbene, noi siamo passati dai 12 del 2017 ai 25 del 2019 e gli interventi per neoplasia del rene e delle alte vie urinarie sono passati da 19 del 2017 a 31 nel 2019».

A dare un tono sempre più nazionale all’Urologia di Gorizia anche la piena collaborazione con alcune tra le più importanti cliniche universitarie urologiche regionali e nazionali.

Così come sta uscendo sempre più dai confini provinciali la fama del Centro bariatrico del San Giovanni di Dio. Attivo già dal 2011 è diventato col tempo un riferimento di rilievo nazionale ed internazionale, al punto che è stato riconosciuto come “Centro di eccellenza”, dalla SICOb (Società Italiana di Chirurgia dell’obesità) e il primario, professor Balani è stato anche invitato recentemente a relazionare su questa tipologia di interventi in diversi congressi in Europa, in Africa e in Sud America.

«Si tratta senz’altro di un’altra eccellenza della nostra sanità – rimarca professor Balani –. Il problema dell’obesità è molto sentito visto che più del 30 per cento della popolazione è sovrappeso e l’11 per cento è obeso. La chirurgia è solo una delle opzioni che vengono messe in campo, e viene considerata solo alla fine di un delicato percorso centrato sul paziente. I volumi di attività sono molto importanti, vengono infatti eseguiti più di 100 interventi all’anno e nel 2019 sono stati superati i 500 casi trattati».

I pazienti obesi devono seguire un percorso molto rigoroso che porta ad un’inevitabile selezione: solo una percentuale, infatti, dei pazienti obesi viene reso idoneo all’intervento chirurgico. A tal fine, a Gorizia, è presente un team multidisciplinare dedicato che comprende la presenza di dietista, psicologa, medici internisti ed endocrinologi, esperti di metabolismo, fisiatri, anestesisti, gastroenterologi, endoscopisti ed infermieri specializzati.

«Durante quest’incontro ho avuto la conferma che i nostri appelli alla Regione, in particolare all’assessore alla sanità Riccardo Riccardi e all’Azienda sanitaria sono stati ascoltati – spiega il sindaco Ziberna – perché nel nostro ospedale cittadino, finalmente, si lavora per diventare il top, in ambito sanitario mentre fino a qualche tempo fa si parlava solo di taglia e chiusure. Ho visto realtà davvero straordinarie e prossimamente visiterò, a tappe, tutti gli altri reparti, per verificare ovunque la situazione». —





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