Le scuole riaprono, ma in Fvg mancano 278 docenti

In molti istituti orari ridotti a causa dei supplenti da nominare. Caos graduatorie, alcuni precari potrebbero essere scalzati
Bambini della scuola elementare Del Piaz si preparano ad iniziare il nuovo anno scolasticoa Torino, 12 Settembre 2016. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO
Bambini della scuola elementare Del Piaz si preparano ad iniziare il nuovo anno scolasticoa Torino, 12 Settembre 2016. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

UDINE. Tutto pronto – ma solo sulla carta – per il via all’anno scolastico 2017/2018. Firmati i contratti di ruolo, mancano infatti quelli dei supplenti. Sono 278 le nomine ancora da completare in Friuli Venezia Giulia. In particolare il problema ha assunto toni rilevanti perché non ci sono le graduatorie definitive e quindi le nomine si faranno a singhiozzo, con il rischio che i ragazzi restino senza “prof”.

In Austria niente maiale nei menù per rispetto dell’Islam


I numeri

«Per questo anno scolastico le immissioni in ruolo sono state mille 51. In tale quadro le nomine sono state 773, cioè la quota di insegnanti che ha firmato un contratto a tempo indeterminato – ha spiegato Adriano Zonta, segretario regionale dell’Flc Cgil –. Per gli altri le graduatorie erano già esaurite pertanto si dovrà ricorrere ai supplenti».

Le criticità

Se le graduatorie per il ruolo sono esaurite, si passa ai supplenti, suddivisi in base al possesso o meno dell’abilitazione. «A questo punto si attinge dalla Seconda e dalla Terza fascia – ha precisato Zonta –. Ma quelle graduatorie sono tuttora in fase di aggiornamento. Aperte a fine luglio, sono state chiuse un mese dopo. E da allora sono provvisorie perché suscettibili di ricorsi che, in caso di vittoria, modificano la graduatoria e costringono l’Ufficio scolastico a ripubblicare i dati».

Istruzione, chiesti a Roma maggiori fondi e competenze
Bumbaca Gorizia 12_04_2016 Regione, incontro ass Panariti © Fotografia di Pierluigi Bumbaca


Il caso

«Per la Terza fascia di “strumento musicale” sappiamo già che l’elenco è tutto da rifare – ha aggiunto il segretario dell’Flc Cgil – perché il Ministero chiede di considerare anche i titoli artistici, mentre in regione non sono stati richiesti. Perciò chiunque farà ricorso lo vincerà e tutte le nomine ripartiranno da capo. Ogni anno l’iter stabilito dal Ministero è sempre più complicato, il risultato è che oggi abbiamo molte cattedre che sono innominabili».

Provincia di Udine

«In Friuli abbiamo un problema non indifferente – ha ammesso Mauro Grisi, segretario provinciale dello Snals –. Poiché per i supplenti non si è ancora proceduto a fare le nomine dalle graduatorie a esaurimento. E soprattutto non c’è un calendario e non abbiamo notizie di convocazione per le nomine annuali. In questo modo si ritorna al carosello delle “nomine fino all’avente diritto” in tutte le scuole e per ogni classe di concorso. Per di più non sappiamo nemmeno la ragione per cui la nomina dalle graduatorie a esaurimento si è arenata». Il direttore dell’Usr del Veneto, Daniela Beltrame (a lungo direttore in Fvg), ha sollevato diverse perplessità sulla legittimità del contratto fino all’avente diritto che quindi è suscettibile di ricorsi.

«A questo punto ogni scuola va per conto suo – ha precisato Grisi –: ci sono dirigenti che fino all’ufficialità non procedono e quindi i ragazzi restano senza insegnante, e altri invece chi si muovono subito, con il rischio di perdere la continuità didattica».

Quando la campanella suonava per tutti


Provincia di Pordenone

Prima campanella 2017-2018 con circa 400 cattedre e “spezzoni” orari scoperti nelle superiori e secondarie di primo grado in Friuli Occidentale. Risultato: orario di lezione ridotto dall’11 al 16 settembre in 42 scuole per circa 34 mila iscritti dall’infanzia alle secondarie di secondo grado, nomine annuali per i precari in ritardo e l’incognita sono 200 docenti di ruolo “potenziati”.

Assunti un anno fa nella Destra Tagliamento hanno risalito lo Stivale e poi chiesto il trasferimento in Sicilia, Campania, Puglia. «Che non è arrivato e potrebbero presentare congedi di salute e familiari – ha spiegato il leader sindacale Flc-Cgil Mario Bellomo -. Gli insegnanti “potenziati” non sono sostituibili con supplenti e il pericolo è quello che restino le loro cattedre “fantasma” nelle scuole».

Le novità

«Tre sezioni d’infanzia statale a Pasiano – ha detto il dirigente Maurizio Malachin – hanno salvato l’autonomia dell’istituto comprensivo». A Sacile l’indirizzo musicale raddoppia alla media Balliana-Nievo. «Un successo – è stato il commento del capo d’istituto Claudio Morotti – della comunità scolastica». La litorina della Pedemontana dovrebbe ripartire in dicembre sulla linea Sacile-Maniago. «Aumenteranno gli studenti pendolari – è l’auspicio del dirigente Alessandro Basso a Sacile – nelle superiori liventine». Il liceo Grigoletti a Pordenone taglierà il nastro alla settimana corta. «Sabato libero in alcune classi prime – ha anticipato la dirigente Ornella Varin -. Non coincidono campanelle e corse di pullman ma partiamo con la sperimentazione della settimana corta».

Le nomine

«Nomine annuali delle maestre precarie in ritardo questo lunedì pomeriggio per scuole d’infanzia e primarie – hanno confermato gli uffici scolastici -. I professori supplenti nelle secondarie di primo e secondo grado saranno assunti con contratti a tempo determinato (tanti a scadenza 30 giugno 2018) il 14 o 15 settembre». Le scuole potranno nominare gli altri supplenti: i precari hanno il lavoro assicurato nell’istruzione statale. «Tanti posti di lavoro nell’area del sostegno all’handicap – ha informato Bellomo -.

Nelle primarie e medie ci sono cattedre libere e nelle discipline scientifiche alle superiori». In alcune scuole la carenza di insegnanti di sostegno è cronica: cercasi i supplenti non specializzati. Supplenti “di lusso” 15 dirigenti titolari in un istituto e reggenti altrove. «La necessità è quella dell’indizione di un concorso per assumere nuovi dirigenti – ha detto Teresa Tassan Viol vertice del sindacato Anp Fvg -. I pensionamenti 2018 aggraveranno la situazione». Nel pordenonese il 36% delle scuole ha una gestione in reggenza.

Trasporti

Circa 8 mila studenti pendolari pordenonesi nelle superiori e la richiesta è chiara: stop ai rincari su pullman e treni. I sindacalisti Flcgil di Pordenone stanno con loro. «No – ha tuonato Gianfranco Dall’Agnese – ai rincari 2017-2018». Ha fatto i conti alle famiglie con salari congelati dalla crisi. «L’Atap ha un dividendo 2017 elevato per i Comuni – sostiene Dall’Agnese -. Se ne avvantaggiano i soci, che potrebbero assorbire, con questo tesoretto, i rincari del servizio studenti». Non sono tempi per speculare sulla pelle delle famiglie, dicono i confederali. «Troppo cari gli abbonamenti sui pullman nel pordenonese – è l’ultima frecciata -. Sulla tratta ferroviaria Sacile-Maniago chiediamo prezzi calmierati in dicembre».

Le anomalie

Primo giorno di scuola in pillole: non squillerà la campanella domani nell’istituto paritario fallito Cavalli Conti-Einaudi a Pordenone. Cerca acquirenti per dare aule a 30 pre-iscritti e circa 25 dipendenti in via Ungaresca. L’invasione di topi nella media Lozer, in via Zara, a Pordenone ha posticipato l’avvio delle lezioni: domani derattizzazione e poi si deciderà il calendario. Vacanze extra nel liceo Le Filandiere a San Vito al Tagliamento: fino a mercoledì.
 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto