Istruzione, chiesti a Roma maggiori fondi e competenze

UDINE. Più competenze in materia scolastica al Fvg. L’assessore all’Istruzione Loredana Panariti si presenterà mercoledì al ministro Valeria Fedeli con un mandato ben preciso. Che è «politico e amministrativo – ha spiegato –, soprattutto visto nell’ottica del rafforzamento dell’Autonomia».
Assessore, dopo una lunga gestazione, finalmente siamo al dunque: la Regione avrà più competenze in materia di istruzione?
«Il Miur ha individuato i funzionari che seguiranno l’iter della nostra richiesta e questa è un’ottima premessa. Quindi cominceremo da subito a lavorare alacremente per ottenere più competenze sulla scuola».
Cosa cambierà?
«Prima di tutto otterremo la regionalizzazione dell’Ufficio scolastico (Usr) e riusciremo a porre fine alle problematiche legate alla carenza di personale che lo affliggono da tempo. Poi ci sarà un maggiore coinvolgimento del territorio per quanto riguarda la definizione degli organici che saranno fatti dal Ministero, ma d’intesa con la Regione».
In questo modo tratterremo più fondi in Fvg?
«Certo. Ora si aprirà una fase di negoziazione per capire che parte di quello che attualmente lasciamo allo Stato resterà in Fvg. Basti pensare che con il passaggio delle competenze, l’onere del personale dell’Usr sarebbe interamente a carico della Regione. Gli stipendi degli insegnanti invece restano a carico dello Stato».
Un accordo che potrebbe essere soltanto inizio?
«L’intesa sugli organici sarebbe un ottimo passo avanti, ma da qui si potrebbe costruire un percorso più impegnativo».
Anche perché il nostro territorio in particolare soffre per la carenza di personale, pensiamo a presidi e capi di segreteria, i cosiddetti Dsga...
«La questione che riguarda dirigenti scolastici, direttori dei servizi generali e amministrativi, e ci metterei anche la carenza di personale Ata, gli assistenti, i tecnici e gli amministrativi, ha confini ben più ampi di quelli regionali, ma il Fvg paga in particolare il fatto che il concorso per dirigenti ha promosso meno persone delle necessarie».
A proposito, ha notizie sul concorso per i presidi?
«Non è ancora stato pubblicato il regolamento. Ma spero che indichino quanto prima il concorso perché siamo oggettivamente in difficoltà».
Siamo alla vigilia del via al nuovo anno scolastico, tutto pronto?
«So che l’Usr ha lavorato duramente nel mese di agosto per evitare disagi e ritardi su questi temi, io stessa ho sentito tutte le Uti per quanto riguarda trasporti e organizzazione, per capire se c’erano elementi di difficoltà. Siamo attenti a ridurre eventuali disagi alle famiglie, poi se qualche criticità si presenterà cercheremo di risolverla».
Questo è un battesimo anche per la gestione delle scuole in capo alle Uti, come è andata?
«La Regione ha messo a disposizione tutto il personale che, all’interno delle Province, si occupava del patrimonio scolastico e dell’organizzazione, in modo da ridurre al minimo gli eventuali disagi. Devo dire che non è stato un passaggio traumatico».
Cosa vorrebbe dire ai ragazzi che si apprestano a entrare in classe?
«Avete una scuola di qualità. Il Fvg ha ridotto la dispersione scolastica e quando si parla di monitoraggi e valutazioni del nostro sistema siamo sempre ai primi posti con medie europee. Ai giovani voglio dire di seguire le proprie attitudini, scovare i propri talenti insieme agli insegnanti. E di “assaggiare” tutto quello che la nostra scuola offre anche oltre alle lezioni. Penso all’alternanza scuola-lavoro, vera opportunità di crescita personale».
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