Lavoro e sicurezza, ecco la Carta di Lorenzo
L’immagine dello studente morto durante lo stage viaggia in Europa. Al diciottenne di Morsano è stato dedicato un locomotore elettrico

La Carta di Lorenzo Parelli viaggia su un locomotore elettrico, multitensione, di nuova generazione. Attraversa l’Italia, la Germania, l’Austria, la Slovacchia, la Cecoslovacchia, l’Ungheria, la Polonia, la Slovenia e la Croazia.
Da ieri, la richiesta di sicurezza nei luoghi di lavoro anche per gli studenti impegnati nei percorsi di formazione duale o in alternanza scuola-lavoro, viene veicolato attraverso il logo del documento voluto dalla famiglia Parelli. Il disegno è caratterizzato dal nome dello studente di Morsano (Castions di Strada) morto nel suo ultimo giorno di stage alla Burimec di Lauzacco (Pavia di Udine) e dalla sua immagine stilizzata.
Sul fondo giallo del mezzo il tratto leggero dell’immagine di Lorenzo raffigurato con lo zainetto e il casco da lavoratore, risalta senza essere troppo vistoso.
A voler dedicare il locomotore elettrico a Lorenzo è stata l’azienda belga Alpha Trains, una tra le maggiori società europee impegnata nel noleggio di locomotive adibite al trasporto merci: l’ha fatto dopo aver iniziato a collaborare con la FvgInRail, l’azienda che si occupa di manutenzioni di veicoli ferroviari, per la quale, in qualità di responsabile operativo, lavora Dino Parelli, il papà di Lorenzo.
«Poco dopo il noleggio mi hanno chiamato per dirmi che gli avrebbe fatto piacere dedicare il locomotore a Lorenzo. È una tradizione ferroviaria molto presente all’estero più che in Italia» racconta Dino Parelli, nel far notare che, generalmente, questi mezzi vengono dedicati ai dipendenti andati in quiescenza o mancati. Questo per dire che non si sarebbe aspettato un gesto così significativo sia per quanto riguarda l’attenzione riservata al dolore familiare sia per la possibilità offerta di veicolare un messaggio basilare per il futuro dei giovani.
«È stato un bel gesto – afferma Dino Parelli –, ringrazio l’Alpha Trains e la società InRail a cui fa capo FvgRail». A questo punto Dino Parelli rivela che il logo è stato disegnato dalla mamma di Lorenzo, Maria Elena Dentesano, e Lisita, un’amica di famiglia, da qui la sigla Le22.
Osservare quella dedica viaggiare su un locomotore sembra alleggerire il peso della tragedia e conferma come quel dolore sia stato trasformato dai genitori in azioni concrete per sensibilizzare tutti i soggetti interessati all’applicazione delle norme di sicurezza nei luoghi di lavoro, a prescindere che si tratti di lavoratori o di studenti impegnati in percorsi di apprendimento. Chi entra in una fabbrica o in un cantiere deve avere la certezza che, in quel luogo, è stato fatto tutto il possibile per prevenire gli incidenti sul lavoro. Questo è il messaggio contenuto nella Carta di Lorenzo.
Non a caso la famiglia Parelli sta pensando di usare il logo per promuovere la Carta di Lorenzo scritta, a un anno dalla scomparsa del figlio, con il supporto della Regione Friuli Venezia Giulia.
La Carta contiene un messaggio semplice e chiarissimo, indica la strada da seguire a tutti i soggetti, scuole, aziende e istituzioni, coinvolti nei percorsi formativi degli studenti.
Lo scorso gennaio, il documento è stato sottoscritto dalla famiglia Parelli, dal presidente della Regione Massimiliano Fedriga, dalla direttrice dell’Ufficio scolastico regionale Daniela Beltrame, dalla vice presidente di Confindustria Udine Anna Mareschi Danieli, dalla rappresentante della Consulta regionale degli studenti Beatrice Bertossi e dal segretario regionale della Uil, Matteo Zorn, per le organizzazioni sindacali.
E nella giornata della Festa del lavoro è stata fatta propria da migliaia di ragazzi presenti al Concertone, a Roma, dove i genitori di Lorenzo l’hanno consegnata ai giovani invitandoli a preservare il valore della vita. I ragazzi hanno risposto scandendo, ripetutamente, il nome di Lorenzo. E la mamma dello studente scomparso in un pomeriggio di gennaio, ha ricordato che è l’amore a muovere tutto questo.
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