Latte nostrano e fiori la gelateria udinese tra le migliori d’Italia

Il Gambero Rosso assegna “tre coni” a Fiordilatte di via Cividale «Il nostro segreto? Prodotti stagionali e a chilometro zero»
Udine 3 Febbraio 2017. Gelateria Timballo. © Petrussi Foto Press - Mattia Serratore
Udine 3 Febbraio 2017. Gelateria Timballo. © Petrussi Foto Press - Mattia Serratore



Fa freddo. Ma si parla comunque di gelato, passione che mette d’accordo gli italiani. Secondo gli ultimi dati Fipe il 94 per cento lo mangia abitualmente e preferisce quello artigianale, fatto con materie prime di qualità. Sapere dove andare a comparlo perciò è fondamentale. A tal proposito è stata presentata in questi giorni al Salone internazionale di gelateria, pasticceria e panificazione artigianale di Rimini, la Guida alle Gelaterie d’Italia 2019 del Gambero Rosso.

E, anche quest’anno, il Friuli Venezia Giulia annovera due aziende del territorio con “tre coni”, il maggior riconoscimento della guida: “Fiordilatte” di Timballo a Udine e la cordenonese “Scian, l’insolito gelato” . In totale sono 43 le gelaterie italiane che hanno ricevuto questo riconoscimento, con cinque novità rispetto allo scorso anno.

I “tre coni” segnano l’eccellenza nel campo della gelateria. I parametri vanno dal locale, al modo in cui è esposto il gelato, alla valutazione delle varietà proposte. Poi si passa all’assaggio: da odore a temperatura, passando per consistenza e naturalmente sapore. Per il Gambero sono le migliori perché fanno un gelato sano con ingredienti freschi, naturali, spesso a chilometro zero, ma con uno sguardo anche al meglio del mondo e, oltre ai grandi classici, propongono gusti contemporanei e sorprendenti all’insegna della sperimentazione.

Complessivamente lo scenario delle regioni resta invariato, con l’Emilia Romagna che con 8 “tre coni” resta la regione con il più alto numero di gelatieri sul podio, seguita con da Piemonte e Lombardia (sei ciascuna), Toscana e Lazio (cinque), Liguria, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Campania (due), Marche, Basilicata, Sardegna, Abruzzo e Sicilia (una gelateria “tre coni” ciascuna).

Oltre al gusto, Giancarlo Timballo, titolare del laboratorio Fiordilatte a Udine, mette al centro del suo gelato la formazione continua, ma soprattutto la salute e la natura.

«Abbiamo cercato di fidelizzare la clientela con prodotti solo nostri – confessa l’imprenditore –. Ho una predilezione per i fiori e li trasformo in gelato. Da diversi anni infatti lavoriamo con la stagionalità, con i fiori, realizzando gelati al tarassaco, al sambuco, al papavero, alla rosa fino ad arrivare in autunno con il mosto dell’uva».

«Inoltre – prosegue Timballo – abbiamo un latte crudo di pezzata rossa friulana di un’azienda di Flumignano che ci viene consegnato ogni giorno». Il successo del laboratorio però parte da molto lontano. Già nel 1945 gli spazi dell’attuale gelateria erano gestiti dal nonno dell’artigiano che per quarant’anni ha venduto il vino.

Era un’attività a conduzione familiare, portata avanti con passione fino al 1985 quando in Italia scoppiò lo scandalo del vino al metanolo, truffa alimentare che provocò l’avvelenamento, l’intossicazione e la morte di decine di persone. «A quel punto, appena trentenne, decisi che dovevo inventarmi qualcosa – racconta Giancarlo – Così è nata la mia avventura con il gelato». —



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