Laguna ghiacciata, scatta l’allarme nelle valli da pesca

MARANO LAGUNARE. É ormai allarme per le valli da pesca: si teme che possa essere iniziata la moria del pesce pregiato, avendo noto alcuni esemplari sotto la lastra del ghiaccio. Se persistono le attuali situazioni meteo, la questione potrebbe diventare drammatica.
A peggiorare ulteriormente la situazione ci si mettono anche le nutrie che trovando qualche spazio tra i bordi delle vasche del pesce e la lastra di ghiaccio, si immergono spaventando il pesce che si trova nei bassi fondali (dove l’acqua è più calda) e che risale trovando l’acqua fredda, rischiando cosìla morte.
Preoccupatissimi a Valle Marini di Marano Lagunare: «S la temperatura continuerà a scendere, perderemo tutta la produzione, con danni economici rilevanti che metteranno in ginocchio un settore produttivo, a chilometro zero, che non ha crisi. Se perdiamo tutto dovremo ricominciare da zero e per tre anni non ci sarà produzione. I pesci, a causa del ghiaccio che ricopre le vasche di allevamento, non riescono a respirare e muoiono».
A ciò bisogna aggiungere il fatto che l’acqua ha raggiunto i 3 gradi, e i branzini non sopportano temperature inferiori, mentre le orate hanno bisogno di almeno 5 gradi per sopravvivere. Va un po’ meglio, per ora, a chi ha installato nelle vasche impianti geotermici, anche se con queste temperature non servono a molto.
I vallicoltori ribadiscono che il perdurare delle cattive condizioni meteo (è previsto un aggravarsi della situazione a fine settimana) potrebbe mettere in ginocchio un comparto produttivo come quello friulano che ingloba gli allevamenti di Marano, Carlino e Grado, e che rappresenta il 2% della produzione nazionale di pesce pregiato. Un comparto che é in costante crescita, che oggi non solo è seriamente preoccupato per la situazione contingente, ma soprattutto per il danno creato alla produzione dei prossimi due anni.
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