L'agenzia delle Entrate è sempre chiusa: il sindaco scrive “Vergogna” su un cartello

MANIAGO. La scorsa settimana ci aveva pensato un cittadino, ora è stata la volta del sindaco. Un maniaghese aveva affisso sulla porta dell’ufficio dell’Agenzia delle entrate della città del coltello un piccolo cartello con scritto “Vergogna!”
Il sindaco Andrea Carli aveva appoggiato il gesto e, al contempo, annunciato che avrebbe messo in campo un’azione analoga. Detto, fatto: ha appeso un grande striscione all’ingresso dell’ufficio, con la scritta “Vergogna!” in rosso e a caratteri cubitali e accanto il testo della lettera che, ad agosto, i sindaci di 24 Comuni di Maniaghese, Spilimberghese e Avianese hanno sottoscritto e inoltrato al direttore regionale dell’ente, Maria Letizia Schillaci Ventura, e all’assessore regionale alle finanze Barbara Zilli.
Il testo fatto stampare in una parte dello striscione è conciso, ma chiaro: “Tutti gli uffici pubblici hanno riaperto da tempo, mentre causa Covid, per garantire la sicurezza, restano chiusi gli uffici dell’Agenzia delle entrate di Maniago, Gemona, Tarvisio, Cervignano, Monfalcone e la gente deve arrangiarsi. È questo il modo di essere prossimi ai bisogni dei cittadini?”. L’auspicio è che qualcosa si muova il prima possibile.
Nella missiva del mese scorso, gli amministratori avevano sottolineato «il grave disagio vissuto dalle nostre comunità in seguito alla persistente chiusura della sede dell’Agenzia delle entrate: le persone di pedemontana e vallate comprese tra Spilimbergo e Aviano sono costrette a recarsi all’ufficio di Pordenone, compiendo trasferimenti in alcuni casi superiori a 60 km di sola andata. In alternativa, i cittadini sono costretti a rivolgersi alle agenzie specializzate, con conseguente dispendio di denaro».
«Un’evidente disparità di trattamento rispetto a chi abita nel resto del territorio della Destra Tagliamento, che può raggiungere agevolmente l’ufficio di Pordenone – hanno messo in luce i sindaci –. Data l’importanza di tale servizio, negli ultimi cinque anni il comune di Maniago ha sostenuto importanti investimenti per garantire la presenza di una sede periferica dell’Agenzia delle entrate nel nostro territorio.
Per questo motivo, la chiusura “sino a data da destinarsi” suona come un voler ignorare i bisogni dei cittadini e contemporaneamente gli sforzi profusi dagli enti locali per il mantenimento di questo importante servizio. Riteniamo che non sussistano motivazioni per mantenere ancora chiusa la sede periferica di Maniago, la quale può contare ancora su dipendenti motivati a fornire un valido servizio alle comunità.
Al contrario, consideriamo che la pronta riapertura rappresenterebbe un elemento di grande significato, attraverso il quale l’Agenzia delle entrate si mostrerebbe realmente vicina ai cittadini e alle loro esigenze. Come a Pordenone, la riapertura potrebbe avvenire su appuntamento». —
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