L’addio di Tubaro: compito difficile per chi verrà dopo

CASARSA DELLA DELIZIA. Il consiglio comunale di Casarsa ha licenziato ieri sera l’ultimo bilancio di previsione del mandato 2007-2012 che prevede l’introduzione dell’Imu e dell’addizionale Irpef. Il documento è stato approvato nonostante le assenze nella maggioranza, e con le astensioni del Centro Sinistra di Casarsa e San Giovanni e delle liste civiche che fanno riferimento a Fernando Agrusti. Voto a favore, invece, da parte della Lega Nord. Un bilancio «triste» è stato definito nel corso della discussione, che fa i conti con i trasferimenti modificati e con la necessaria introduzione dell’Imu, prevista dal decreto Monti, e con la decisione dell’amministrazione uscente di applicare lo o,3 per mille di addizionale Irpef. Per l’Imu la novità annunciata è la quantificazione per gli anziani che vivono in casa di riposo e che hanno spostato la residenza: per la loro abitazione non sarà applicata l’aliquota per la seconda casa, 7,6 per mille, ma quella per la prima, il 4 per mille.
Le opposizioni hanno chiesto chiarimenti su alcuni argomenti. Per quel che riguarda la terza farmacia il sindaco ha spiegato che non è più obbligatoria e la sua intenzione era quella di aprirne una comunale per calmierare i prezzi e creare nuove entrate per le casse comunali. Sono stati chiesti anche chiarimenti sui lavori alle scuole: l’assessore ai Lavori pubblici Gioacchino Francescutto ha spiegato che si prevede che terminino per l’estate. Dopodiché si valuterà, eventualmente.
Scambio di battute tra Tubaro e Michele Zagaria che, ieri sera, per un’unica seduta di consiglio comunale ha costituito il gruppo consiliare de La Destra. Zagaria si è detto contrario al bilancio, ritenendo i tagli insufficienti. Secca la replica del sindaco: impossibile tagliare per 250 mila euro, ovvero la cifra da coprire («Se vuole continuare a fare politica deve prepararsi di più» il caustico commento rivolto a Zagaria). Secondo Fernando Agrusti, il bilancio avrebbe dovuto avere più partecipazione da parte delle opposizioni, vista la situazione di crisi.
La seduta s’è chiusa in un clima disteso. «Sono soddisfatto del clima creatosi ora e dispiaciuto perchè, forse, non ci siamo impegnati tutti a crearlo in questi ultimi anni – ha commentato Tubaro – Chi verrà dopo di noi avrà un compito ancor più difficile. Gli indicatori economici non sono positivi e per poter affrontare alcune problematiche sarà necessario avere un clima un po’ più disteso di quello che abbiamo avuto».
Donatella Schettini
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