Laboratorio per i giovani aiuta a capire il terremoto

GEMONA. Si rafforza il laboratorio didattico sul terremoto. Grazie a un contributo di fondi europei ricevuti da Comune ed Ecomuseo delle acque da parte del Gal Open Leader, il laboratorio avviato alcuni anni fa nella ex sede della Pro loco in piazzetta Municipio sarà ora arricchito con nuovi sistemi interattivi finalizzati a permettere ai più giovani di conoscere il sisma e i movimenti della terra da un punto di vista scientifico. Proprio a questo punta il progetto realizzato da Comune ed Ecomuseo, ora finanziato: «Si tratta di un obiettivo che ci eravamo già posti in passato - spiega l'assessore Stefano Marmai - , ovvero quello di rafforzare l'attuale mostra permanente sul terremoto in via Bini. Il laboratorio interattivo e didattico che si andrà a realizzare sarà indirizzato in particolare alle scuole e proprio per questo motivo non sarà assolutamente in competizione con Tiere Motus a Venzone, anzi andrà ad integrare quel tipo di offerta turistica sul territorio». Grazie a un finanziamento di complessivi 80 mila euro e a una collaborazione che il Comune ha stretto con l'ITI Malignani di Udine, il laboratorio didattico disporrà nel prossimo futuro di una apparecchiatura assolutamente inedita in grado di simulare il movimento sismico per far capire ai visitatori gli effetti dei terremoti di intensità diverse osservando da vicino le conseguenze sugli edifici, ovvero modellini in scala realizzati con varie tecniche costruttive. Il secondo "exhibit" che sarà presente nel laboratorio mostrerà invece le principali placche che compongono la terra: grazie a un congegno sarà possibile fare in modo che le zolle della litosfera si stacchino dal mantello rappresentato da un globo di 80 cm di diametro, per essere in seguito ricollocate in modo da costruire la struttura del pianeta. Infine, un ulteriore intervento sarà posto in opera dal Comune per realizzare all'interno della struttura bagni che potranno essere utilizzati anche da persone con disabilità. Da parte sua, l'Ecomuseo,che già da tempo lavora al laboratorio avvalendosi della collaborazione scientifica della Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, provvederà invece all'acquisto di strumenti a attrezzature informatici e alla stampa di materiali promozionali e divulgativi, oltre ad avviare iniziative volte a consentire l'apertura del laboratorio al territorio: «Provvederemo anche - ha spiegato Maurizio Tondolo dell'Ecomuseo - all'allestimento di una biblioteca scientifica per ragazzi, specializzata nelle discipline specifiche».
Piero Cargnelutti
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