La sfida fra Salcano e Piuma mette in acqua 140 intrepidi

A volte temporeggiare paga. È stato così anche per gli organizzatori della storica Regata Isontina, rinviata una settimana fa per le pessime previsioni meteo e recuperata ieri sull’Isonzo, tra Salcano e Piuma. Una scelta vincente, perché dimenticato il maltempo i 140 partecipanti – un buon numero, anche se siamo lontani dai record di oltre 300 iscritti segnati tra 2007 e 2008 – hanno potuto godere ieri di una giornata davvero indimenticabile. Sole alto ma non bollente, cielo azzurro e limpido, acqua del fiume tornata del suo caratteristico color smeraldo. E così si è rivelata una nuova edizione di successo la numero 34 della “regata”, anche se per una piccola svista sulle magliette realizzate per questo 2019 appariva il numero 33. Un “abbaglio” dettato dal fatto che due anni fa, nel 2017, la manifestazione venne annullata all’ultimo proprio a causa del maltempo, dopo ripetuti rinvii.
Poco importa. Ciò che conta è lo spirito dell’evento, rimasto immutato nei decenni anche se ora non c’è più alcun confine da abbattere all’insegna dello sport tra Italia e Slovenia, così come importa che tutto sia andato per il meglio prima, dopo e durante la discesa sul fiume. Fin dalle 9.30 sotto la diga di Salcano è iniziato il fermento. Uomini, donne, adulti e bambini, coppie e famiglie si sono attrezzati con le mute, i caschetti, i salvagenti e i natanti per poi scendere in acqua. Non prima degli immancabili saluti di organizzatori Roberto Makuc (Kk Šilec) e Andrej Humar (KK Se) e autorità, tra le quali Uroš Jug per Nova Gorica e il vicesindaco di Gorizia Stefano Ceretta, che poi è salito su uno dei gommoni assieme alla famiglia. «È una grande emozione per me partecipare a questa festa – dice –, era da qualche anno che mancavo ma vedo che lo spirito è sempre lo stesso, quello di una manifestazione straordinaria e capace di unire». Da Igor Tomasetig dello Zssdi, invece, è arrivato l’auspicio che presto possa essere attrezzata un’area per gli sport fluviali sull’Isonzo anche a Piuma, in modo da poter valorizzare sempre di più il fiume dal punto di vista sportivo e turistico. Arrivata al piccolo attracco di Piuma, infatti la Regata Isontina è poi tornata con tutti i suoi partecipanti (attraverso un servizio di navette) a Salcano, al Kayak center sede della festa finale e delle premiazioni. I gruppi più numerosi sono stati quello del Soške Elektrarne e del Šilec (con 48 e 35 iscritti), seguiti dai vigili del fuoco di Nova Gorica (16). Il più giovane regatante è stato il piccolissimo Mark Bijulkic, di appena un anno, sceso in gommone con i genitori, mentre il più esperto il classe 1936 Ivo Hvalica. —
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