«La sede del Csm rimanga a Tarcento» Scatta la petizione



Sale la preoccupazione per il Centro di salute mentale e i familiari dei pazienti avviano una raccolta firme per chiedere che il servizio resti a Tarcento. Nelle ultime settimane è emersa la possibilità che il Csm, oggi ubicato in piazza Mercato, debba essere chiuso perché la struttura non è adatta sul fronte della sicurezza; secondo alcune voci, pare che la chiusura possa scattare a fine giugno.

Perciò alcuni familiari degli utenti del Centro hanno avviato una raccolta firme per chiedere che quel servizio non sia spostato da Tarcento, neppure in modo temporaneo: «Il Csm qui è fondamentale – dice Elena Morandini, fra i proponenti la petizione –: gli utenti sono seguiti attentamente dall’equipe medica e quel servizio dispone anche di un centro diurno dove le persone possono incontrarsi. Spostare, anche per un periodo, il Csm sarebbe gravissimo perché molte persone che devono seguire le terapie non potrebbero più raggiungerlo se fosse dislocato in un altro paese, senza contare l’importante presenza dei sanitari che spesso fanno visita direttamente al paziente a casa se questi non si presenta da loro».

Il Csm di Tarcento segue circa 500 persone: tutti questi utenti, abituati da tempo a frequentare quella struttura per cure e terapie, non avrebbero più un riferimento se la sede fosse spostata e molti di loro si troverebbero a girare per il centro cittadino senza che nessuno li possa tenere sotto controllo. Gli amministratori regionali e comunali hanno confermato che il Csm troverà spazio nel Distretto sanitario di via Cojaniz, quando sarà ampliato.

Tuttavia, in tale contesto è partita solo la progettazione e molti si chiedono dove sarà organizzato nel frattempo il servizio: «Il Centro – aggiunge Elena Morandini – è importante perché è ad accesso diretto senza dover passare dal medico, quindi senza impegnativa. Tante persone ci vanno direttamente in tempi brevi, mentre in altri posti ci sono le liste d’attesa: sono persone instabili, fragili, deboli che rimarrebbero in strada se il Csm dovesse chiudere anche per un solo breve lasso di tempo. Sarebbe difficile anche per coloro che li tengono in casa». —



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